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Éntula. Alessandro D'Avenia racconta Don Pino Puglisi

4 maggio 2015, 16:22
Presentazione del romanzo "Ciò che inferno non è" venerdì 8 maggio ore 18 al Teatro Massimo. Ingresso gratuito.

Éntula, il festival letterario diffuso organizzato dall’Associazione Lìberos, prosegue il suo itinerario attraverso la Sardegna e questa settimana presenta Alessandro D’Avenia, giovane scrittore palermitano, per la prima volta nell’isola. D’Avenia porta in tour il suo nuovo romanzo Ciò che inferno non è, ispirato dall’esperienza dello stesso autore come allievo di Don Pino Puglisi, il parroco di Brancaccio assassinato da Cosa Nostra nel settembre del 1993. D’Avenia racconta con intensità e partecipazione straordinaria quell’ultima estate di Don Pino, che lui stesso ha definito “Un arbitro onesto nel gioco della vita”.

LE PRESENTAZIONI. Giovedì 7 maggio Alessandro D’Avenia sarà a Sassari, dove alle ore 18:00 al Cinema Moderno presenterà il suo romanzo durante la serata organizzata in collaborazione con Librai Sardi in Rete, l’Associazione Pensieri&Parole, Mondadori e le librerie Koiné, Dessì, Azuni, Max88, Messaggerie. Il giorno successivo, venerdì 8, D’Avenia presenterà il romanzo a Cagliari al Teatro Massimo alle ore 18:00. L’evento cagliaritano, organizzato in collaborazione con la Libreria Tuttestorie, Mondadori, il Teatro di Sardegna e il Consorzio Camù, sarà l’anteprima ufficiale del Festival Tuttestorie, il festival della letteratura per ragazzi in programma quest’anno dall’8 al 15 ottobre 2015. Entrambe le presentazioni saranno a ingresso gratuito senza obbligo di prenotazione.
IL LIBRO. Federico ha diciassette anni e il cuore pieno di domande alle quali la vita non ha ancora risposto. La scuola è finita, l’estate gli si apre davanti come la sua città abbagliante e misteriosa, Palermo. Mentre si prepara a partire per una vacanza-studio a Oxford, Federico incontra “3P”, il prof di religione: lo chiamano così perché il suo nome è Padre Pino Puglisi, e lui non se la prende, sorride. 3P lancia al ragazzo l’invito a dargli una mano con i bambini del suo quartiere, prima della partenza. Quando Federico attraversa il passaggio a livello che separa Brancaccio dal resto della città, ancora non sa che in quel preciso istante comincia la sua nuova vita, quella vera. La sera torna a casa senza bici, con il labbro spaccato e la sensazione di avere scoperto una realtà totalmente estranea eppure che lo riguarda da vicino. Con l’emozione del testimone e la potenza dello scrittore, Alessandro D’Avenia narra una lunga estate in cui tutto sembra immobile eppure tutto si sta trasformando, e ridà vita a un uomo straordinario, che in queste pagine dialoga insieme a noi con la sua voce pacata e mai arresa, con quel sorriso che non si spense nemmeno di fronte al suo assassino, con il coraggio di chi nell’atto stesso di morire insegna come vivere a noi che restiamo. Un uomo semplice ma capace di generare la sola epica possibile oggi: quella quotidiana, conquistata passo dopo passo sul confine tra luce e lutto, parola e silenzio. Unendo il respiro antico di una narrazione corale e l’intensità di un’invocazione, questo romanzo ci parla di noi, della possibilità di riconoscere anche in mezzo alla polvere Ciò che inferno non è.

L'AUTORE. Alessandro D'Avenia, trentasette anni, palermitano, è dottore di ricerca in Lettere classiche, insegna Lettere al liceo ed è sceneggiatore. Dal suo romanzo d'esordio, Bianca come il latte, rossa come il sangue (Mondadori 2010) è stato tratto nel 2013 l'omonimo film. Sempre per Mondadori ha pubblicato Cose che nessuno sa. Collabora con Avvenire e La Stampa, a ottobre 2014 è uscito il suo terzo romanzo, Ciò che inferno non è, ispirato alla figura di Don Pino Puglisi.

 

Il Festival Éntula è organizzato dall'associazione culturale Lìberos con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna - Assessorato della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport e Assessorato del turismo, artigianato e commercio, in partnership con Banca di Sassari e Sardex.net

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