Rassegna Stampa

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Cagliari, caos asili al Comune, famiglie in rivolta: “Rette folli e bimbi spediti lontano da casa”

Fonte: web Castedduonline.it
23 ottobre 2018

 

 


 


di Ennio Neri

Destinazioni lontane e scomode. E famiglie che pagano quasi il 50 % della retta. Esplode la polemica sugli asili convenzionati col Comune di Cagliari. Che alcuni mesi fa, ha reso l’apertura delle iscrizioni per l’anno 2018/2019, per l’ammissione dei bimbi tra i 3 mesi e i 3 anni, ai servizi per la prima infanzia e alla fine sono state rese note alle famiglie tutte le destinazioni

E secondo Alessandro Sorgia, autore di un’interrogazione in consiglio comunale, “sono state numerose le lamentele da parte dei genitori dei bambini che segnalano come l’ammissione dei bambini negli Asilo Nido in convenzione col Comune di Cagliari provochi numerose problematiche”

Secondo l’interrogazione le famiglie che richiedono una determinata struttura “ricevono per contro come risposta la mancanza di posto e vengono dirottate su strutture non desiderate, diversi sono i casi in cui le destinazioni assegnate risultano lontane, scomode e talvolta non offrono nemmeno in termini di servizi extra quelli rispondenti alle loro necessità”.

“In più”, aggiunge, “le famiglie pagano una parte della retta che spesso supera il 50% dell’intero ammontare e che sono diverse le richieste certificate di famiglie messe in grave disagio da questa imposizione, alcune delle quali hanno dovuto rinunciare al servizio e altre iscriversi privatamente”.

Secondo il consigliere questo tipo di gestione, che fissa un “tetto massimo” di spesa su ogni struttura escludendo parametri fondamentali (come la qualità del servizio, la posizione, le richieste, la doppia sede), penalizza anche gli asili convenzionati perché “condanna l’imprenditore a scegliere “gioco forza” la politica economica più al risparmio con inevitabile appiattimento del servizio e bassa qualità dello stesso. Tale situazione va a vanificare l’operato delle aziende interessate, ponendole peraltro in serie difficoltà economiche che potrebbero tradursi in taluni casi ad una chiusura anticipata dell’attività”

Sorgia chiede sindaco e giunta “adeguate soluzioni in tempi rapidi, nel rispetto delle famiglie, mediante un sistema che tenga conto delle preferenze espresse e che premi le aziende che si distinguono per qualità del servizio”.