E’ un sublime film sospeso tra cinema e pittura quello in programma martedì 11 novembre, nella cineteca della MEM (in via Mameli 164 a Cagliari) per la rassegna dedicata al cinema d’autore “Attimi di vita”.
Alle 20 sarà proiettato il capolavoro del regista polacco Lech Majewski dal titolo “I colori della passione”(anno 2011 – 96 minuti). Ispirato al dipinto del 1564 “Salita al Calvario” del pittore fiammingo Pieter Bruegel il Vecchio, e basato sul libro di Michael Francis Gibson “The Mill and the Cross”, il film ripercorre la Passione di Cristo ambientandola, come nel celebre quadro, nelle Fiandre del 1564, oppresse dalla dominazione spagnola.
I colori della passione ha partecipato a numerosi festival in giro per il mondo. E’ stato inserito nella selezione ufficiale del “Sundance film festival 2011” e ha vinto diversi premi come quello per il miglior film al “7° Popoli e religioni Umbria international film fest”, quello per la migliore regia, miglior attore e miglior film europeo al “Viareggio Europa Cinema 2011”. Ha anche ricevuto la menzione speciale al “San Francisco Film critics circle 2011”.
Il costo del biglietto è di 3 euro. Data la limitatezza dei posti è consigliato prenotare chiamando ai numeri: 392.4471378 o 338.3051140.
La rassegna Attimi di vita è organizzata dall’associazione culturale Hermaea Archeologia e arte: partita il 4 novembre, ha in cartellone un programma di otto titoli che saranno proposti ogni martedì e venerdì sino al 28 novembre.
Il prossimo appuntamento è venerdì 14 novembre con “The Lady” di Luc Besson.
La rassegna Attimi di vita è realizzata con il contributo della Provincia di Cagliari.
Hermaea Archeologia e Arte è una Associazione culturale con sede a Cagliari. Nasce nel 2004 con l’intento di mettere a frutto l’esperienza acquisita dalle fondatrici Lucia Putzu ed Elisabetta Gaudina in ambito culturale attraverso attività di ricerca scientifica e impegni lavorativi anche di tipo didattico. Il nome richiama Ermes, messaggero degli dei, ma anche l’Insulae Hermaea con la quale, probabilmente, si identificava l’isola di Tavolara, situata all’imbocco del Golfo di Olbia, lungo la costa orientale della Sardegna.
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