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“Buon 150º compleanno Italia”

Autore: Marta Nonnis,
9 dicembre 2010, 12:37
Gli assessorati comunali alle Politiche Sociali e delle Politiche Scolastiche hanno incontrato le scuole.

Far riscoprire ai ragazzi il sentimento nazionale anche attraverso la conoscenza della nascita dello Stato italiano: questo il senso dell'iniziativa “Buon compleanno Italia”, organizzata dagli assessorati alle Politiche Sociali e delle Politiche Scolastiche del Comune di Cagliari, in occasione dell'inizio dei festeggiamenti per i 150 anni dell'unità d'Italia.
Nell'aula consiliare del Municipio, giovedì 9 dicembre, si è svolto l'incontro tra le istituzioni comunali e le rappresentanze dei ragazzi delle scuole medie di Cagliari e Pirri, delle associazioni giovanili “Stile Libero” e “Ghigo Solinas”, per riflettere sul tema della vera storia della nascita dell'Italia, illustrata dall'ex docente universitario, il professor Francesco Cesare Casula.

Il sindaco Emilio Floris, ha ricordato come “il processo di devoluzione messo in atto oggi dal federalismo, non deve minare il senso di unità nazionale”; e ha concluso con un “Forza Paris!”, per ricordare ai ragazzi “l'importanza di essere sardi, orgogliosi e fieri della nostra storia e di quella dell'Italia”.
Dopo i ringraziamenti generali ai presenti, fatti anche dal presidente del Consiglio comunale, Sandro Corsini, l'assessore alle Politiche Scolastiche, Edoardo Usai, ha rimarcato “l'importanza di queste manifestazioni per consolidare il rapporto tra il cittadino e lo Stato e per imparare ad amare la nostra patria”. Giorgio Adamo, assessore comunale alle Politiche Giovanili, ha incitato i ragazzi presenti ad essere d'esempio per i loro coetanei, perché saranno i giovani di domani. Per Ada Lai, capo Area Servizi al cittadino, “diventa fondamentale ascoltare le parole del professor Casula perché ha mostrato una storia diversa che ci appartiene e non troviamo nei libri scolastici”.

I sardi hanno fatto l'Italia e il regno d'Italia nasce dal Regno di Sardegna: questi i principi enunciati alla platea di ragazzi dal professor Casula. Si parte con la nascita del Regno di Sardegna ben 700 anni fa, il 19 giugno del 1324. Cagliari rimarrà la capitale dello Stato sardo per 537 anni. Dopo 300 anni avverrà l'annessione del Piemonte, della Liguria, della Savoia e di Nizza. Su una carta del 1800 , ritrovata da Casula in America, sul territorio del Piemonte si legge la scritta “Sardinia”; e ancora, in un manuale di geografia datato 1850 circa, il Po risulta tra i fiumi sardi.

La bandiera italiana, con i colori del verde bianco e rosso stampati, fu creata durante le guerre risorgimentali, per volere del re Carlo Alberto di Sardegna, da un funzionario sardo nell'isola. Dai trattati internazionali risulta che è sempre la Sardegna ad aver ceduto a Napoleone III di Francia, Nizza e la Savoia. Per Casula, “Garibaldi è un sardo nato a Nizza ma residente a Caprera che ha completato l'unificazione dell'Italia”.

Tutto cambiò quando il 17 marzo del 1861 il ministro Camillo Benso conte di Cavour suggerì al re di modificare il nome dello Stato da Regno di Sardegna a Regno d'Italia, ma, come sottolinea Casula, “non è cambiando un nome che si può cambiare la storia”.
A Roma, all'Altare della Patria, tra le sedici statue poste in cima per simboleggiare le regioni che hanno formato l'Italia, solo una infatti ha lo scettro e la corona in mano: la Sardegna.

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