Anche il Consiglio Comunale di Cagliari, in seduta straordinaria, ha voluto celebrare i 150 anni dell’Unità d’Italia. Presenti alla solenne cerimonia il Sindaco di Cagliari Emilio Floris, il Prefetto Giovanni Balsamo, autorità civili e militari.
Aprendo il suo intervento, il Sindaco del capoluogo isolano ha sottolineato che la ricorrenza deve essere un’occasione per verificare “se la lezione della Storia è servita oggi”. Floris fa un riferimento esplicito alla riforma federalista in atto “nella quale dobbiamo essere protagonisti. Bisogna non ripetere gli errori del passato. Ieri abbiamo voluto o forse meglio subito l’unità, pagando prezzi altissimi. Oggi abbiamo la possibilità di essere artefici e protagonisti di una nuova fase storica che si indirizza verso il federalismo. E’ per questo che torna di grande attualità la riforma dello Statuto Speciale aggiornato rispetto alle nuove sfide che rischiano altrimenti di essere anche esse calate dall’alto. Bisogna fare autocritica e smetterla di pensare che il nostro mancato sviluppo sia sempre colpa degli altri. Il nuovo statuto deve prevedere quale deve essere il ruolo attivo della Sardegna nel contesto della globalizzazione , quale modello di sviluppo sia più rispondente al valore dell’unità, a quali condizioni dobbiamo partecipare per essere protagonisti della riforma federalista in atto. Ecco perché siamo preoccupati per il ritardo con il quale si sta procedendo alla riforma dello Statuto sardo”.
Il Prefetto di Cagliari ha ribadito che “la dimensione nazionale non deve essere messa in secondo piano. I giovani oggi sono piuttosto distratti sul tema dell’unità. Ma l’unità nazionale deve essere considerata un valore non permanentemente acquisito ma da difendere. I popoli che non hanno memoria della loro storia non hanno futuro”.
Nell’ultima parte della celebrazione, il Professor Cesare Casula ha documentato come lo Stato italiano abbia tratto origine dalla Sardegna.
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