“Abbiamo intenzione di sconfiggerlo e per far ciò abbiamo bisogno di voi”. Così l’Assessore alla Pubblica Istruzione Edoardo Usai si è rivolto ai bambini che, composti, hanno partecipato alla conferenza stampa indetta presso la sala consiliare del Comune di Cagliari per presentare la Giornata Mondiale del Diabete del 14, 15 e 16 Novembre 2008 che quest’anno è dedicata al bambino e all’adolescente.
La scelta del 14 Novembre per celebrare questo evento coincide con la data di nascita dei medici che, nell’Ottobre 1921, scoprirono per primi l’insulina.
In tutta Italia sono previste manifestazioni sul tema. A cagliari, il 15 Novembre dalle ore 9,00 alle ore 14,00, avrà luogo una passeggiata verso il Bastione di Saint Remy che si strutturerà in un percorso articolato in quattro punti principali
La presenza dei bambini non è casuale, saranno loro i protagonisti di questa importante ricorrenza, insieme ai tanti medici e volontari che hanno preso a cuore la causa. Da quest’anno, infatti, l’Associazione “Diabete Italia” insieme al Comune di Cagliari, all’Assessorato per la Pubblica Istruzione e alla la Provincia di Cagliari hanno rafforzato un connubio che va avanti da tempo con le scuole materne ed elementari al fine di potenziare l’informazione su un male che colpisce particolarmente la Sardegna, oltre alla Finlandia.
“E’ fondamentale - ha continuato Usai - concentrare l’azione di prevenzione proprio sulle scuole e sui bambini piccoli, perché sono loro che devono recepire il messaggio di base, farlo proprio e diffonderlo anche nelle rispettive famiglie”.
Dal basso verso l’alto, tutte le scuole invitate a partecipare ma anche tutti coloro che vorranno unirsi a loro, si esplorerà il Bastione passando dalla galleria Umberto I fino alla Terrazza, per poi scendere verso la scuola San Caterina attraverso la galleria dello Sperone. In ogni tappa è prevista una postazione della Croce Rossa, affiancata da un medico specialista e da infermieri e volontari, presso i quali sarà possibile usufruire di diversi servizi, tutti gratuiti. Nell’area screening, chiunque lo vorrà, potrà sottoporsi ad esami preventivi come gli indispensabili test glicemici, oltre a ricevere tutte le informazioni utili sulla malattia e sulla sua prevenzione mentre, presso le aree interattive, sarà possibile intrattenersi piacevolmente grazie ai mezzi audio-visivi messi a disposizione per l’occasione.
Per le scuole che parteciperanno, ci sarà, oltre a vari gadget, un utilissimo kit per la misurazione della glicemia, messo a disposizione dalle principali industrie produttrici che hanno contribuito attivamente all’iniziativa.
“La scelta della passeggiata - ha spiegato la dottoressa Rosangela Maria Pilosu, medico diabetologo e per quest’anno referente per la Sardegna per la Giornata Mondiale del Diabete - è volta a ribadire l’importanza del movimento in campo di prevenzione, come buona premessa per sconfiggere la malattia, oltre al corretto stile di vita, e mira a trasmettere nel cittadino quel senso di attiva partecipazione al quale noi dell’Associazione Diabete Italia auspichiamo anche per gli anni a venire”.
E’ infatti riconosciuta la grave incidenza che l’obesità, complice un errata alimentazione, ha sulla malattia, per cui prevenire significa anche curare questi aspetti e quale modo migliore che una passeggiata per trasmettere questo messaggio.
“Ma l’attenzione alla ricerca non deve fermarsi – ha continuato la dottoressa Pilosu – perché particolarmente preoccupante sta diventando oggi una nuova forma del diabete che sempre più si sta manifestando nei soggetti a partire dalla tenera età. Si tratta del cosiddetto Diabete Doppio e nei confronti di quest’ultimo i ricercatori devono fare ancora molti passi in avanti”.
Il Diabete, infatti, non è una malattia unilaterale, ma concerne due principali manifestazioni: il Diabete di tipo 1, il più conosciuto,detto anche insulino-dipendente, tipico dell’infanzia e dell’adolescenza, che colpisce ogni giorno 200 bambini e il Diabete di tipo 2, il più diffuso, che colpisce circa il 90% di tutti i malati di diabete e che desta, oggi, particolare preoccupazione da quando la sua percentuale di incidenza non è più riscontrata nei soggetti adulti come di consueto, ma si sta allargando anche nelle fasce più giovani, per via del forte aumento dell’obesità e del sovrappeso che rappresentano uno dei mali più preoccupanti della nostra società.
A questi due casi si aggiunge il diabete di tipo 1.5, o diabete doppio, meno conosciuto, che insorge in soggetti giovani con segni di autoimmunità tipici del tipo 1 e la caratteristica tipica del tipo 2, ossia il sovrappeso.
Questo appuntamento costituisce non solo l’occasione per valutare ogni anno i progressi ottenuti in campo medico e nel settore dell’assistenza sociale, ma anche per riflettere su quanto ancora rimane da fare per promuovere le cure ed il sostegno alle persone affette dalla malattia.
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