La retromarcia della giunta
Il 19 gennaio 2006 la giunta comunale, su proposta dell'allora assessore al Patrimonio Tonio Melis, approvò la delibera per la cessione, agli inquilini, degli immobili provenienti da ex fondazioni. Cessione a valore catastale di 33 appartamenti sparsi nel centro città. Su sette di questi, in via Manno, la Corte dei Conti ha avviato un'indagine ipotizzando il reato di danno erariale.
La prima frenata arrivò nel dicembre dello stesso anno. L'allora dirigente dell'assessorato, Maria Letizia Sanna, nella relazione previsionale e programmatica del bilancio di previsione per il 2007, aveva ufficializzato la retromarcia: gli immobili non ancora venduti dal primo gennaio del 2007 sarebbero stati ceduti a prezzo di mercato e non a quelli di edilizia popolare.
«Quando ho preso possesso dell'assessorato», spiega Patrizio Mulas, assessore al Patrimonio dal dicembre dello scorso anno, «ho deciso di bloccare queste vendite con un atto ufficiale. Il 18 febbraio del 2010 la giunta ha abrogato la delibera numero 8 del 2006. In questo modo abbiamo impedito che gli inquilini che non avevano ancora chiesto l'acquisto degli immobili delle ex fondazioni comprassero ai prezzi dell'edilizia popolare. Ovviamente la delibera non può revocare il pregresso». Dei 33 immobili indicati nel provvedimento del 2006 ne sono stati venduti 24. I restanti 9 fanno ancora parte del patrimonio comunale.
Dei sette appartamenti di via Manno 8, ora sotto la lente di ingrandimento della Corte dei Conti che ha delegato i militari della Finanza a svolgere le indagini per verificare l'eventuale danno erariale (e cioè la vendita a prezzi non di mercato degli immobili), ne sono stati ceduti sei. Appartamenti tra i 60 metri quadri e i 72 venduti a prezzi tra i 30 e i 42 mila euro. Soltanto un locatario (che aveva in affitto un'abitazione da 72 metri quadri) non ha approfittato della delibera del 2006. Il Comune ha ceduto anche gli immobili di via Mazzini 4 e 16 (due su cinque in vendita), via Porcile 43 e 45 (due), via Cimarosa 7 (uno), via Oristano 19 (due su tre), via San Giacomo 36 (due su tre), via Santa Margherita 17 (uno), via Cavour 103 (uno), vico II Sulis 22 (uno su due), via Tiziano 32 (due su tre), corso Vittorio Emanuele II 323 (uno), via San Saturnino 36 (uno), via della Pineta 219 (uno) e via Balbo (due). Gli altri sono ancora dell'amministrazione.
MATTEO VERCELLI
10/06/2010