Provincia. Farris (Pdl) all'attacco in vista del ballottaggio: «Esempio di politica trasformistica, il Pd sa di perdere»
L'Msi annuncia un accordo. «Falso, confronto con tutti»
Per Farris il suo avversario «getta alle ortiche decenni di militanza nel Pci per ottenere una manciata di voti in più». La difesa: «Abbiamo registrato un'identità di vedute su due punti programmatici».
Notizie, smentite, conferme e attacchi si rincorrono sul web. A vivacizzare la penultima giornata della fin qui stanca campagna elettorale in vista del ballottaggio di domenica, in gran parte giocata lontano dal capoluogo (dove si prevede un'astensione record), è stata la notizia dell'accordo (solo presunto per la sinistra) fra l'Msi e il candidato del centrosinistra Graziano Milia. Un'alleanza contro natura, che rischia di creare problemi al presidente uscente della Provincia, attaccato dal suo competitore Giuseppe Farris e anche da qualche partito alla sua sinistra.
I FATTI A ingenerare la polemica è un comunicato del coordinatore provinciale dell'Msi (forza che si è fermata allo 0,55 per cento al primo turno), che annuncia il voto del suo partito in favore di Milia: «Abbiamo trovato un accordo programmatico sul microcredito per i mutui sociali e per l'esonero del pagamento dei parcheggi per le famiglie con un disabile a carico. Per questo invitiamo elettori e simpatizzanti a votare Milia». La notizia, già circolata nella serata di mercoledì, ieri ha monopolizzato alcune discussioni sui principali social network, con alcuni elettori di centrosinistra (già critici nei confronti del presidente) che hanno manifestato «disgusto» per l' endorsment di un partito di estrema destra.
L'ATTACCO A rincarare la dose l'attacco arrivato dal quartier generale del centrodestra, a firma del candidato a presidente Giuseppe Farris: «Apprendo con stupore che Milia, ha ufficialmente accolto nella sua coalizione di centrosinistra l'Msi. Una sigla, giova ricordare, storicamente schierata nell'estrema destra e antitetica rispetto ai valori e alla storia politica della sinistra», ha sostenuto l'attuale assessore comunale di Cagliari. «È del tutto singolare», ha aggiunto, «come per una manciata di voti in più Milia (ex militante del Pci) si ritrovi ora a stringere alleanze con i suoi nemici storici dell'estrema destra. Un paradosso? No, di più, una vera aberrazione storica, che segna quanto mai il declino e la lenta agonia della coalizione di centrosinistra guidata da Milia. Guarda caso, proprio alla vigilia del giorno in cui si celebra il ventiseiesimo anniversario della scomparsa dello storico segretario del Pci Enrico Berlinguer». Un'accusa, nemmeno tanto velata, di trasformismo.
LA REPLICA In serata Graziano Milia, nel corso di una manifestazione svoltasi nel Bastione di Saint Remy, ha chiarito la sua posizione: «Mi viene attribuito un accordo con l'Msi, che invece non c'è. Esiste invece un mio impegno a realizzare due punti programmatici precisi: estendere il microcredito a coloro i quali sono in difficoltà nel contrarre il mutuo per la prima casa o nel versare la caparra per un affitto; prevedere parcheggi riservati gratuitamente ad almeno un familiare di pazienti ricoverati in ospedale, laddove sono presenti strisce blu», ha detto all'uditorio, composto da un centinaio di persone. «Mi pare che attuare politiche a sostegno della parte più debole della società per provare a renderla più giusta sia un impegno coerente con i valori della sinistra. Questo mio impegno è contrastato e deriso da Farris ma trova il sostegno di tutto il centrosinistra e anche di altre forze politiche, tra cui Fortza Paris, Dc e Msi, oltre, ne sono convinto, al sostegno della maggioranza dei cittadini della Provincia».
ANTHONY MURONI
11/06/2010