GIOVEDÌ, 17 LUGLIO 2008
Pagina 10 - Sardegna
LE ALTRE REAZIONI
PABLO SOLE
CAGLIARI.«Può essere un buon provvedimento per incrementare i livelli di sicurezza alla guida e scongiurare dunque gli incidenti, ma per la nostra categoria, che paga una forte crisi da diversi anni dovuta soprattutto al calo demografico, non è certo una buona notizia. E poi, perché focalizzare l’attenzione solo sui giovani?». Questo il commento del titolare di una delle più frequentate autoscuola della città sull’introduzione dei test antidroga durante la visita medica per l’ottenimento della patente. L’uomo, decano del settore, preferisce non esporsi ma non rinuncia ad alcune considerazioni: «A cosa serve fare il test solo alle persone che chiedono il permesso di guida e non, come sarebbe logico, anche a chi rinnova la patente? Una decisione in questo senso aumenterebbe l’efficacia di un provvedimento che, così com’è, mi pare monco. E allora: o lo facciamo per tutti o non lo facciamo per nessuno. Il fatto - sussurra il titolare dell’autoscuola - è che se si facesse una cosa del genere parecchie persone dovrebbero dire addio alla patente».
E in effetti, secondo quanto dichiarato da Giovanardi, «il test sarà obbligatorio per chi chiede di guidare un motorino (14 anni), per chi chiede il patentino (16 anni) e chi vuole la patente (18 anni). Sarà effettuato durante la visita medica e se il controllo risulterà positivo, non sarà concessa la documentazione per l’ottenimento del permesso di guida, mentre per i minorenni scatterà la segnalazione ai genitori». Come precisato dal sottosegretario, il governo intende anticipare la normativa europea che sarà applicata in tutti i Paesi dell’Unione europea a partire dal 2011.
E se le autoscuole nutrono forti perplessità, un tiepido commento arriva da Carmelo Lentino, dell’Assogiovani: «Non siamo contrari a priori, e valuteremo a fondo l’iniziativa. Se va nel senso della prevenzione per la sicurezza stradale, l’appoggeremo e come rappresentanti dei giovani esprimeremo la nostra opinione. Piuttosto, vogliamo capire bene come sarà condotta. Certo, mi piace sottolineare - ha aggiunto Lentino - che le nostre campagne, tutte a bassissimo costo, vedono i ragazzi in primo piano, li coinvolgono direttamente. Anche la nostra ultima campagna, “Basta un attimo”, è nata di concerto con le istituzioni e non siamo prevenuti verso nessun tipo di iniziativa a favore della salvaguardia della vita dei ragazzi». Insomma: per chi coinvolge i giovani in progetti volti a promuovere la consapevolezza e l’importanza di una guida sicura, quella di Giovanardi potrebbe rivelarsi una buona idea. Ma non bisogna puntare solo sulla repressione: meglio coinvolgere le persone in iniziative che prevengano gli incidenti stradali.