Rassegna Stampa

Il Sardegna

Il Pdl sardo si ribella al Governo «Faremo sentire la nostra voce»

Fonte: Il Sardegna
25 giugno 2010

Centrodestra. Muro contro muro sulla manovra Tremonti e sulla gestione dei parchi della Prestigiacomo

Cappellacci: «L'autonomia è irrinunciabile » Da Delogu un richiamo alla leale collaborazione

 Alessandro Zorco alessandro.zorco@epolis.sm

«Non siamo affatto appiattiti sulle posizioni di Roma. Siamo una Regione a Statuto speciale e vogliamo far sentire la nostra voce. Non ci riconoscono quello che ci è dovuto e ci portano via quello che abbiamo». Il Pdl sardo - in attesa dell'arrivo del “supervisore” Romano Comincioli - si ribella contro il Governo. Nel mirino del capogruppo in Consiglio regionale Mario Diana il ministro per l'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, rea di aver tagliato completamente fuori la Regione nella gestione delle aree protette. Ma anche il titolare del Bilancio, Giulio Tremonti, ieri attaccato dal governatore Cappellacci e dalla presidente del Consiglio regionale Claudia Lombardo. Un muro contro muro che ha portato il numero uno del Pdl sardo Mariano Delogu a richiamare il Governo «al rispetto del principio di collaborazione istituzionale con la Regione Sardegna».

LA PRIMA OFFENSIVA contro il Governo è arrivata dal Consiglio regionale dove ieri è stata presentata la mozione, primo firmatario Ignazio Artizzu, contro il decreto del 27 aprile nel quale la Prestigiacomo ha inserito nell’elenco ufficiale delle aree protette il Parco nazionale del Gennargentu e del Golfo di Orosei (soppresso nel 2005 dopo una grande mobilitazione nell'Isola). Un inserimento del quale la Regione sarda non sapeva nulla (nonostante l'assessore alla Sanità Antonello Liori abbia partecipato alla conferenza Stato-Regioni del 17 dicembre 2009 in cui si prese la decisione). Il perchè dell'inserimento tra i parchi lo ha spiegato Diana: ci sarebbero 80mila ettari utili a permettere all’Italia di garantire la sua quota di aree protette all’Ue. Il ministro Prestigiacomo è stato accusato, sempre da Diana, di aver estromesso la Regione sulla scelta del presidente del Parco nazionale dell’Asinara e sull'istituzione del Parco internazionale delle Bocche di Bonifacio. Quanto alla manovra Tremonti, il presidente Cappellacci ieri ha lamentato una totale mancanza di dialogo con il Governo. «La politica di rigore non può risolversi nel taglio indiscriminato di quei trasferimenti indispensabili affinchè le Regioni possano esercitare le funzioni ad esse riconosciute dalla Costituzione e nella conseguente compressione di quell'Autonomia che per la Sardegna rappresenta un elemento irrinunciabile». Sulla stessa lunghezza d'onda la Lombardo: «respingo la pretesa del ministro dell’Economia di concepire la specialità come un indebito privilegio». Infine Delogu che invita Palazzo Chigi a rivedere le sue posizioni. «I due provvedimenti sono da rivedere: dal Governo ci aspettiamo, come sempre, un confronto costruttivo e una collaborazione leale».

Il dibattito

 Mozione sardista sull'indipendenza

In Consiglio regionale

Il Psd'Az ha chiesto e ottenuto che il Consiglio regionale inizi l’imminente sessione di riforme istituzionali con la mozione sull'indipendenza che ha come primo firmatario Paolo Maninchedda. Oggi la presidente Lombardo, dopo la riunione con i capigruppo, deciderà la data.