Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Tornano all'assalto i ladri di case

Fonte: L'Unione Sarda
22 luglio 2008

Abusivi in azione a Is Mirrionis e San Michele: presi di mira soprattutto gli anziani
Va in ospedale per un esame: occupazione a tempo di record
In pochi giorni cinque nuovi casi. Gli interventi dei vigili urbani sono stati tempestivi.
Il caldo accentua gli acciacchi degli anziani, ma per loro farsi ricoverare può costare caro: rischiano di perdere la casa. Cinque le occupazioni abusive messe a segno in poco più di una settimana. Tutti casi risolti dagli agenti della Polizia municipale nel giro delle fatidiche ventiquattro ore, termine ultimo per scongiurare il rischio di non riuscire più a mandare via gli occupanti, spesso intere famiglie con figli piccoli o donne incinte.
TEMPESTIVITÀ È accaduto nei giorni scorsi nei quartieri di Is Mirrionis e San Michele, in via Seruci e via Podgora, ma anche in via Piero della Francesca, tra Selargius e Su Planu, dove gli abusivi hanno sfondato le finestre di appartamenti del Comune, lasciati incustoditi dagli inquilini. In un caso, l'anziano assegnatario era stato ricoverato in clinica il giorno prima per degli accertamenti, trovandosi poi con la casa occupata dai parenti di una famiglia che abitava proprio nel suo stesso palazzo.
Per fortuna, almeno in questo caso, tutto si è risolto con qualche danno agli infissi, anche perché gli agenti della municipale sono riusciti a convincerli ad abbandonare l'alloggio prima che scattassero le complesse procedure dello sgombero forzato con l'intervento della Procura (a cui comunque viene trasmessa la relazione).
LE SPIE Ma proprio le “soffiate” sono ormai da tempo al centro delle indagini di vigili urbani, per cercare di scoprire i “basisti” che sistematicamente segnalano a parenti o ad altre famiglie gli obiettivi da colpire. Questo perché, varie volte è capitato che le occupazioni non abbiano interessato solo appartamenti sfitti da tempo, o in attesa di assegnazione, ma case già regolarmente abitate, lasciate incustodite per qualche giorno dagli anziani inqulini. Negli ultimi cinque casi, tutti concentrati in poco più di una settimana, lo sgombero è stato effettuato senza l'uso della forza, con gli abusivi presi poi in consegna dai Servizi sociali del Comune che, nei casi più difficili, hanno trovato una soluzione temporanea per l'alloggio.
CORTE DEI CONTI Ma proprio la questione alloggi, nei giorni scorsi, è stata sollevata dalla Corte dei conti che ha presentato un'indagine sull'edilizia residenziale pubblica in Sardegna. Un monitoraggio compreso tra il 2004 e il 2007 che ha evidenziato il dramma della casa nel capoluogo, riassunto nei numeri. Nel triennio sono state occupate abusivamente 170 abitazioni di proprietà di Area (su circa 11.300) nei distretti di Cagliari (non città) e Carbonia e 40 nel distretto di Sassari (su oltre 7.000), mentre in città, nello stesso periodo di tempo, le case occupate sono state 392, su circa 3500 alloggi che il Comune possiede e affida alle famiglie più povere. In vari i casi, non sono state recuperate per effetto del mancato intervento immediato entro le 24 ore successive all'occupazione.
VIGILANZA La Corte dei conti aveva così sollevato la questione della vigilanza sugli immobili e sulla necessità di creare una struttura di pronto intervento capace di tutelare il patrimonio immobiliare ed i diritti degli assegnatari regolari. Le ultime cinque occupazioni, quelle di via Seruci e via Podgora, ma anche quella di via Piero della Francesca sembrano evidenziare l'inversione di tendenza, già per la verità avviata da mesi. Sgomberi lampo che possano evitare al Comune l'avvio di una complicata vertenza giudiziario-burocratica che colpisce soprattutto chi, magari per problemi di salute, si è visto rubare la casa da sotto il naso, talvolta grazie alla soffiata del vicino.
FRANCESCO PINNA
22/07/2008