Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Vendere viale Ciusa? Un errore»

Fonte: L'Unione Sarda
30 aprile 2008

L'accusa di Milia: «Corona si comporta come rappresentante del Comune e non tiene conto degli altri azionisti».«Giovanni Corona è stato eletto con i voti di tutti i soci. Ma ora non gode più della fiducia della Provincia». La presunta vendita dell'area di viale Ciusa ha fatto sobbalzare Graziano Milia. A lui idea del presidente del Ctm Giovanni Corona proprio non va giù. «È una di quelle cose sulle quali si ritorna periodicamente ormai da molto tempo. E, in tutte le occasioni in cui è saltato fuori l'argomento, ho sempre espresso perplessità e riserve. Per tanti ragioni: non ultimo il fatto che la cessione potrebbe provocare un intervento edilizio pesante. Una cosa della quale la città non ha bisogno».Perché non l'ha detto quando Corona ha tirato nuovamente fuori l'argomento?«È inutile che il presidente dica di aver inserito la questione nella relazione annuale. Una decisione come questa deve coinvolgere tutti i partecipanti. E Andrea Busia, nostro rappresentante nel cda - l'unico, ci tengo a sottolinearlo, che non percepisce denaro per svolgere questa funzione - ha sempre espresso il nostro dissenso».Eppure le cose vanno avanti.«Perché il presidente del Ctm ha un modo di procedere che ritengo non opportuno. Lui parte dal presupposto che la maggioranza del Ctm appartiene al Comune di Cagliari e, dunque, sembra adeguarsi agli orientamenti di questa amministrazione. Ma nel Ctm ci siamo anche noi con il venticinque per cento. E, come Provincia, c'eravamo anche in precedenza quando il Ctm attraversava momenti di difficoltà. Una presenza, sia chiaro, che prescindeva dal colore politico: c'eravamo con i presidenti Scano, Balletto e anche con me».Secondo il presidente vendere potrebbe rappresentare un vantaggio per il Ctm.«Stiamo parlando di un'area sensibile che si potrebbe prestare a una speculazione edilizia. Per di più, se ne parla in un periodo delicato per il Comune: perché far sì che si sospetti la presenza di qualche intreccio poco chiaro? Inoltre, da lettore attento dei giornali, non mi risulta che gli abitanti del quartiere si siano mai lamentati per la presenza del deposito in viale Ciusa».Che conseguenza avrà questo faccia a faccia?«Lo ripeto, questo presidente non ha più la fiducia della Provincia. D'ora in poi, guarderemo con attenzione anche tutte le virgole perché non mi fido più. Non mi sono certo dimenticato di quello che è accaduto nel 2002: allora, da sindaco di Quartu, avevo nominato un rappresentante che non risultava gradito; i consiglieri si dimisero in massa per liberarsi del mio rappresentante».L'eventuale uscita della Provincia del Ctm?«Sono sempre stato del parere che la Provincia stia il meno possibile all'interno del Ctm. D'altronde, la funzione di gestione che dobbiamo svolgere mal si concilia con il ruolo di controllo che, invece, abbiamo in capo».Addio, eventualmente, Ctm. E poi?«Serve un'autorità unica che si occupi di trasporto locale. Non ha senso che esistano una serie di realtà che abbiano autorità sulla stessa materia. Un discorso che vale anche, per fare un altro esempio, per i rifiuti. Riunire in un unico organo tutte gli enti permette un risparmio e consente di avere una visione d'assieme».MARCELLO COCCO