Vertenza Sardegna. I sindacati in piazza a Oristano
Gli stati generali del popolo sardo. Sabato a Oristano, in occasione della manifestazione per rivendicare «i diritti dei sardi sulle entrate finanziare dovute dallo Stato alla Regione», ci saranno «almeno 6 mila partecipanti», secondo i i tre sindacati Cgil, Cisl, Uil, l'Anci e l'Ups, a capo dell'organizzazione. «Saremo in piazza anche per stabilire le modalità per acquisire le entrate e come impegnarle: se non arriveranno risposte dal Governo, la protesta si sposterà a Roma con manifestazione davanti ai palazzi della politica», sottolineano i leader della protesta.
LA GIORNATA I sindacati hanno noleggiato numerosi pullman che porteranno lavoratori e pensionati, provenienti da tutta la Sardegna, in piazza Eleonora, al centro di Oristano, dove alle 9.30 è fissato il raduno. Dopo il saluto del gruppo musicale “Cordas e Cannas”, che intonerà il canto popolare Procura de moderare barones sa tirannia , e l'intervento del sindaco di Oristano, Angela Nonnis, la parola andrà ai numerosi sindaci presenti. Non mancherà l'appoggio della politica, con i rappresentanti del centrodestra e dell'opposizione e i presidenti delle otto Province sarde in piazza.
«Di fronte agli effetti drammatici della crisi, che stravolgono in Sardegna interi settori, territori e popolazioni - dicono i dirigenti sindacali - la manifestazione popolare deve dimostrare che non si può attendere oltre». Gli altri obiettivi dell'iniziativa sindacale - che non è uno sciopero ma una manifestazione aperta a tutti i cittadini - sono: un nuovo patto costituzionale con lo Stato, un grande piano di rinascita regionale basato su un programma straordinario per il lavoro, la forte accelerazione della capacità di spesa anche attraverso la revisione del patto interno di stabilità e l'attuazione del federalismo interno. Alle 10,30 via agli interventi dei segretari generali di Cgil, Cisl e Uil - Enzo Costa, Mario Medde e Francesca Ticca - e dei rappresentanti di Anci Sardegna e Ups. Alle 12 la chiusura della manifestazione.
LE ADESIONI L'Ordine dei giornalisti della Sardegna parteciperà con una propria delegazione alla manifestazione di sabato 25. «I giornalisti sardi - dice il presidente Filippo Peretti - sono tradizionalmente attenti alle istanze del sindacato e ai problemi spesso drammatici del mondo del lavoro. Attenzione che stanno confermando di fronte a questa crisi economica che ha colpito anche la nostra regione e che non risparmia il settore dell'editoria».
24/09/2010