Sant'Avendrace. Migliaia di famiglie e attività commerciali con i rubinetti a secco, inviata un'autobotte per le emergenze
Voragine nella strada: traffico in tilt per tutta la giornata
L'esplosione alle 5 di ieri. Prima dell'intervento dei tecnici di Abbanoa la strada è stata invasa da acqua e fango. Rubinetti a secco fino alle 17, viale Sant'Avendrace riaperta al traffico in tarda serata.
Un boato. Poi gli schizzi raggiungono il terzo piano del palazzo al civico 157, mentre l'acqua mista a fango invade la strada trasformando viale Sant'Avendrace in un torrente. Tutta colpa della condotta principale, vecchia e arrugginita: alle cinque di ieri è esplosa. La furia dell'acqua ha creato una voragine nell'asfalto di quaranta metri quadri. Per i cittadini del rione un brusco risveglio: per tutta la giornata i rubinetti sono rimasti a secco per consentire alle squadre di Abbanoa di trovare il tratto di condotta bucato e aggiustarlo. Per i lavori, tutto il viale Sant'Avendrace è stato chiuso al traffico. Camion, bus, auto e scooter sono stati dirottati in via Santa Gilla e i vigili urbani hanno faticato per evitare che nell'intera zona, soprattutto nelle ore di punta, regnasse il caos.
IL BOATO «Ho pensato fosse esplosa una bomba. Quando ho alzato la tapparella della finestra che dà sulla strada ho visto l'acqua che usciva da sotto terra». Un pensionato che vive in viale Sant'Avendrace, a due passi dal punto dove la condotta ha ceduto, racconta a un amico l'insolita sveglia. Efisio Floris, un altro pensionato del rione che abita in via Monte Melaghetto, osserva ruspa e operai al lavoro per riparare il guasto nel minor tempo possibile. «Erano le cinque e mezza», ricorda, «e sono andato in bagno. Dal rubinetto non usciva neanche una goccia d'acqua. Mi sono affacciato e ho visto i lampeggianti delle auto dei vigili urbani. Sono sceso in strada per vedere cosa fosse successo. Venti metri dopo la chiesa c'era una voragine incredibile. E usciva acqua. Tanta acqua».
L'ALLARME I primi a intervenire sono gli uomini della polizia municipale e i vigili del fuoco. Il getto d'acqua ha sollevato l'asfalto provocando una ferita di dieci metri per quattro. Il fango si è infiltrato dappertutto. Il geyser ha lasciato il segno fino al terzo piano della palazzina che si affaccia sulla voragine. I tecnici di Abbanoa chiudono la condotta. Un migliaio di famiglie che vivono nel tratto di viale Sant'Avendrace tra la piazza e via Tirso restano all'asciutto. Arrivano anche le squadre della Protezione civile. Il lavoro non è dei più semplici. Le ruspe scavano per allargare la buca e raggiungere con facilità il punto in cui il tubo da 400 millimetri si è rotto. Due motopompe sputano l'acqua che sommerge la condotta.
IL TRAFFICO Si capisce subito che l'intervento durerà parecchio. I vigili urbani sistemano le transenne all'inizio di viale Sant'Avendrace (dalla piazza) e alla fine (prima di viale Trieste). Alle 7,30 il traffico inizia a farsi caotico. Gli automobilisti si trovano la strada sbarrata e vengono dirottati in via Santa Gilla. Per due ore la situazione è difficile da gestire. Inevitabilmente si formano file d'auto, camion e autobus. Stessa scena dalle 13 in poi, con la chiusura di negozi, scuole e uffici.
I DISAGI Un'autobotte di Abbanoa si piazza davanti alla zona transennata dove si sta scavando. Rifornisce i cittadini rimasti senz'acqua. Molte famiglie non hanno l'autoclave e devono mettere in conto diverse ore con i rubinetti asciutti. Parecchi i disagi per le attività commerciali. «Abbiamo dovuto interrompere la panificazione alle 5», commentano dal panificio Cristian Congiu, «e oggi venderemo di meno». Anche bar e ristoranti si trovano in difficoltà: «Per ora», spiega Patrizia Caddeo titolare del Number One, «ce la stiamo cavando con l'acqua del serbatoio. Ma non penso durerà per molto». La pasticceria al momento del boato stava già lavorando: «La condotta», aggiunge, «è saltata a pochi metri dalle nostre vetrate. Per fortuna nessuno si è fatto male. E ora con il viale chiuso al traffico ci sono pochi clienti».
VORAGINE CHIUSA Verso le 17 il guasto è stato riparato con la sostituzione di otto metri di tubo. Le saracinesche delle condotte secondarie vengono riaperte a singhiozzo e nel giro di un'oretta l'acqua torna nelle case di tutto il quartiere. La strada rimane chiusa per alcune ore fino a quando la voragine viene ricoperta e il tratto di strada asfaltato.
MATTEO VERCELLI
24/09/2010