Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

«Su Tuvixeddu pronti ad aprire il dialogo»

Fonte: La Nuova Sardegna
24 settembre 2010

La direttrice regionale dei beni artistici e architettonici parla dell’ultimo vincolo nel canyon del colle

CAGLIARI «Sul Parco archeologico di Tuvixeddu siamo pronti al confronto con l’amministrazione comunale e disponibili a riaprire un tavolo tecnico». L’ha dichiarato Maria Assunta Lorrai, direttore regionale per i Beni culturali e paesaggistici per la Sardegna, a margine di una conferenza stampa per la presentazione delle Giornate Europee del Patrimonio. La rappresentante del ministero dei beni culturali nell’isola ha ricordato l’importanza del vincolo monumentale posto durante l’estate al canyon e al catino del sito fenicio-punico tra i più grandi del Mediterraneo. Lorrai si è detta pronta a un dialogo con il Comune di Cagliari, proprietario dell’area su cui quale dovrà sorgere il cosiddetto parco urbano, zona di tutela integrale che ospita le tombe. «Con il vincolo monumentale apposto di recente - ha spiegato il dirigente - la tutela della necropoli fenicio-punica più importante del Mediterraneo si è completata. In passato ci sono stati problemi, adesso si può andare avanti rivedendo le parti che restano ancora confuse». Più avanti nella strada del dialogo si è arrivati invece sull’anfiteatro romano ancora sepolto sotto le tribune di legno dopo dieci anni dalla loro costruzione. «C’è ormai maggiore sensibilità - ha detto Lorrai - il Comune ha mandato alcune carte, si vuole lavorare nell’ottica della tutela del bene e di una fruizione diversa rispetto a quanto si è fatto finora. Probabilmente col passare del tempo la sensibilità collettiva sull’argomento si è affinata e si è capito che un bene del genere è un patrimonio di grande rilievo, da valorizzare sotto vari aspetti, non solo quello che finora è stato l’unico, di vederlo in funzione degli spettacoli estivi». Il timore, adesso, è che la nuova «buona volontà» vada per le lunghe e si possa arrivare all’estate 2011 con le tribune montate dove sono ora e il monumento invisibile ai visitatori. La soprintendenza ai beni archeologici ha già lanciato l’allarme: l’anfiteatro si sta deteriorando proprio a causa della lunga permanenza delle tribune.