Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

L’ultima scommessa di Cellino: uno sponsor per il nuovo stadio

Fonte: La Nuova Sardegna
27 settembre 2010

Sul Santa Caterina altre rassicurazioni da Elmas: «Conferenza di servizi entro un mese»



ANTONELLO DEIDDA

CAGLIARI. La sfida e la scommessa. Il dialogo con gli enti è avviato, la autorizzazioni sono in arrivo, i soldi ci sono. Ma esistono anche le date: inizio lavori, primavera 2011; fine lavori Natale 2011.
E all’orizzonte c’è anche uno sponsor che in previsione potrebbe rendere meno onerosa l’operazione per il cagliari calcio. Vuoi vedere che per il nuovo stadio stavolta Cellino ce la fa? Le premesse ci sono e tenendo fede alle prime indicazioni, per il Sant’Elia si annuncia la chiusura. Un anno, un anno e mezzo, poi il Cagliari potrebbe entrare nella sua nuova casa ad Elmas. Un’altra certezza arriva dal sindaco di Elmas Valter Piscedda e non è poco, dato che l’amministrazione alle porte di Cagliari ha sposato la filosofia del presidente Cellino e ci ha messo pure la faccia perchè il Santa Caterina - nome che resterà appiccicato comunque allo stadio, il responsabile rossoblù si sa è scaramantico e la’aiuto dei santi non fa mai male - veda la luce nei tempi previsti. L’altro giorno il palcoscenico era tutto per Cellino ma ieri il sindaco di Elmas ha chiarito meglio il concetto: «Per la costruzione del nuovo stadio si seguirà una normale procedura amministrazitiva, come per una qualsiasi opera pubblica». Un po’ di date. Incontro con Cellino e stretta di mano a fine luglio. Il primo di settembre - dopo una discussione con qualche momento di tensione (ad Elmas c’è una Giunta di centrosinistra) - il consiglio comunale ha dato parere favorevole al progetto. E la partita è già iniziata. Aggiunge Valter Puixedda: «La pre-conferenza di servizi con gli enti interessati verrà convocata nel giro di una ventina di giorni al massimo, poi sarà il momento della conferenza di servizi vera e propria: contiamo di chiudere entro tre-quattro mesi». A quel punto, siamo all’inizio della primavera del 2011, il cantiere potrebbe davvero partire, con la posa dela prima pietra. Ha promesso Cellino: i contratti con le ditte sono stati firmati, potremo iniziare anche subito. Il sindaco di Elmas non si tira indietro: «Il procedimento è avviato, nelle prossime due fasi si entrerà nel merito dei problemi sul tappeto ma ripeto che indietro non si torna. Perchè lo stadio nuovo è una occasione troppo grossa per il paese, di questo si sono resi conto tutti e di certo se ne renderanno conto anche quelli che il primo settembre hanno vototo contro. Non si puà pardere il terno per il futuro di Elmas».
Capito? Clamorosamente - visto quello che succede per operazioni del genere - la partita è in discesa e Cellino può contare anche sui buoni uffici della provincia e della Regione: un accordo trasversale che agevolerà il cammino del progetto. I costi a totale carico del Cagliari possono fare il resto. Insomma, mappe, progetti e prospetti sono pronti ed Elmas resta l’unica opzione. Cellino lo ha fatto capire: da Santa Caterina non si torna indietro. Non esitste un piano B e nonostnate le offerte che anche negli ultimi giorni sono arrivate da Cagliari (alcuni consiglieri non si sono mai rassegnati di veder partire i rossoblù) e da un Comune dell’hinterland (Quartucciu) il cantiere sorgerà nei terreni a due passi dall’aeroporto. Un dubbio riguarda il futuro commerciale dell’operazione: niente centri commarciali e alberghi ma uno stadio «nudo e crudo» fatto per giocare a calcio. Ma Cellino ha un altro asso nella manica: il Santa Caterina avrà il nome di uno sponsor, sulla falsariga dell’Emirates stadium di Londra per l’Arsenal o dell’Allianz arena di Monaco per il Bayern. Un po’ di soldi nelle tasche del Cagliari per uno scambio di favori e di pubblicità. Le trattative sono bene avviate. Chapeau, se riuscisse anche quel colpo.


I DUBBI

Resta il «no» dell’Enac



CAGLIARI. Sul futuro stadio nell’area di Elmas resta il problema-Enac, l’ente nazionale dell’aviazione civile che ha tra i suoi compiti anche quello di assicurare la sicurezza degli aeroporti. Per la realizzazione del Karalis Arena vicino all’eroporto, l’Enac ha dato parere negativo. In particolare il 19 agosto scorso, ha inviato una lettera al Cagliari Calcio e per conoscenza a Elmas dove ritiene impraticabile il progetto. «A luglio abbiamo visto il progetto della società e l’abbiamo discusso, subito abbiamo anticipato il nostro parere, negativo, che abbiamo poi formalizzato». Alessandro Cardi della direzione centrale “infrastrutture aeroporti” così ha spiegato il «no» dell’Enac. «Lo dice la logica, prima ancora che le regole di sicurezza. Uno stadio a poche decine di metri dal confine aeroportuale è irrealizzabile. Uno stadio comporta la presenza di decine di migliaia di persone, mettiamo anche solo 20mila, in una area troppo vicina alla pista, con problemi di flussi in entrata e uscita non risolvibili; se a questo elemento aggiungiamo i problemi di ordine pubblico presenti negli stadi, i fumogeni, i petardi e quant’altro e se consideriamo gli eventi accidentali, come si fa a dire che lì potrà nascere uno stadio?».