Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il tesoro nascosto di Sant'Avendrace

Fonte: L'Unione Sarda
9 novembre 2010

Al via i lavori per il ripristino della struttura originaria della chiesa. Costo: 610 mila euro
Il Comune: potrebbe diventare la Sant'Eulalia due della città
Inizieranno a fine mese e andranno avanti per 300 giorni i lavori di restauro della chiesa di Sant'Avendrace.
Pochi lo sanno, ma sotto la parrocchia di Sant'Avendrace si trova un importante tesoro storico che a breve verrà riportato alla luce. Il progetto, al quale hanno lavorato i tecnici dell'ufficio Edilizia uno del Comune, sotto la guida del dirigente dell'assessorato competente Paolo Pintor, prevede una serie di interventi utili a ripristinare ciò che era la struttura originaria della chiesa, ora sommersa da colate di cemento e materiali di recente applicazione.
FINANZIAMENTO Il finanziamento è arrivato dall'amministrazione regionale e, sebbene i lavori richiedessero una maggiore copertura economica, la somma elargita è stata di soli seicentodiecimila euro. «Il nostro primo obiettivo», spiega il funzionario comunale Maria Teresa Mulliri, «è salvare il corpo centrale dall'azione dell'umidità, così presente e alimentata dalla sotterranea falda acquifera di Tuvixeddu».
ANTICA CHIESA Secondo, e più importante dal punto di vista storico, far riemergere la bellezza dell'antica chiesa, brutalizzata da azioni “modernizzatrici” dell'uomo, come purtroppo è capitato frequentemente nel corso degli ultimi decenni, e non solo qui. «Siamo sicuri», continua la Mulliri, «che il luogo di culto originario già esisteva nel milleseicento, e ciò è dimostrato da un disegno a mano libera del diciassettesimo secolo dello spagnolo Carmona, che raffigura la facciata di una chiesa proprio dove si trova attualmente la parrocchia». Molto probabilmente qualcosa era presente già nei secoli precedenti, essendo quello il luogo dove rimase in prigionia - e dove morì intorno al 90 dopo Cristo - il quinto Vescovo di Cagliari Avendrace.
RELIQUIE «Gli scavi potrebbero farci trovare le reliquie del santo, la cui venerazione è tradizionalmente viva sin dal Duecento», conclude la Mulliri. Tutt'oggi, d'altronde, è presente una sorta di cripta scavata nella roccia (e coperta da cemento, che verrà finalmente rimosso durante i prossimi lavori), alla quale si accede mediante degli scalini posti all'inizio del sagrato, e nella quale è probabile che si trovasse il nascondiglio di sant'Avendrace, perseguitato dai romani durante il suo episcopato. «In alcuni periodi dell'anno permettiamo che vi si acceda», fa sapere il parroco monsignor Ottavio Utzeri, «anche se non siamo riusciti a rendere degno come deve essere, un luogo di culto che negli anni è andato rovinato dall'imperizia dei miei predecessori».
FONTE “MIRACOLOSA” Sempre nel sotterraneo si trova una piccola fonte di acqua leggermente salata che, nella tradizione, è stata considerata dai fedeli come miracolosa, proprio per la vicinanza con quella che fu l'ultima residenza del santo. «Ancora oggi», prosegue Utzeri, «decine di persone mi chiedono un po' di quell'acqua, a testimonianza che ci troviamo, di fatto, in un santuario».
NUOVO SANTUARIO E la chiesa potrebbe diventare proprio un santuario, ancora di più se verrà scoperta quella che dal Comune credono possa essere «la sant'Eulalia due di Cagliari». Per tutta la durata dei lavori, che inizieranno alla fine del mese e dureranno quasi trecento giorni, le attività della parrocchia saranno trasferite nei saloni adiacenti, ai quali si potrà arrivare passando dall'ingresso di via Volturno. Qualche disagio certo, nulla però in confronto alla ricchezza che verrà fuori da questo nuovo tesoro della città.
DANIELE GAMBERINI

09/11/2010