Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Castello diventi la vetrina dell'Isola»

Fonte: L'Unione Sarda
15 novembre 2010

Polo civico. Tra le idee per il rilancio del centro storico, un campus universitario diffuso

«Fare di Castello la vetrina delle eccellenze sarde in campo artistico, artigianale, agroalimentare e culturale». È questo uno dei due progetti per rivitalizzare il centro storico che il Polo civico di Cagliari ha presentato ieri nel sottopiano del Municipio. L'altro è quello di fare della città un campus universitario diffuso, «che abbia come fulcro il carcere di Buoncammino». Il progetto è trasformare la casa circondariale (che verrà dismessa il prossimo anno) «in una struttura ricettiva per gli studenti che sia anche luogo di ricerca e aggregazione sociale». È da queste due ambizioni che il Polo civico parte per conquistare il Comune. Il candidato sindaco c'è già: è Massimo Fantola, presente ieri assieme al consigliere regionale dei Riformatori, Pierpaolo Vargiu.
CASTELLO L'idea di fare di Castello la vetrina delle eccellenze sarde è di Galileo Concas (futuro candidato consigliere, ndr ) e per realizzarla bisognerebbe coinvolgere «consorzi turistici, aree protette, pro loco e gruppi di azione locale. Sarebbe una grande attrattiva turistica».
CAMPUS BUONCAMMINO L'altra idea è il “campus di Buoncammino”. Il progetto, illustrato dall'ingegnere Paolo Zucca, dal 23enne laureando in architettura, Alessandro Serra (anch'essi candidati), e dal presidente del Polo, Antonello Gregorini vuole «evitare che il carcere, dopo la dismissione, diventi un altro “castello sorcesco”» come il rudere all'angolo tra il Corso e via Maddalena, rifugio di ratti. L'ambizione è «fare di Cagliari un campus diffuso con poli accademici ben collegati tra loro», spiega Serra, «avendo come fulcro Buoncammino».
PROGETTO Il Comune dovrà promuovere un progetto, di concerto con l'Ersu e la Regione, «di partenariato pubblico-privato, a costo zero per l'amministrazione», spiega Zedda. Il concetto è «passare dalla conduzione manageriale della città a quella impresariale», con un maggiore coinvolgimento dei privati nella gestione dei servizi. Il primo passo verso via Roma è compiuto. Si attendono le altre mosse.
MARIO GOTTARDI

14/11/2010