Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Cavalli, storie di mafia a cento passi dal Duomo

Fonte: L'Unione Sarda
15 novembre 2010

Pirri, l'attore in scena alla Vetreria

Connivenza ultratrentennale tra criminalità organizzata, politica e finanza. A Milano la mafia è vicina, vicinissima. A cento passi dal Duomo, anche se si fa finta di nulla. A cento passi dal Duomo è il titolo dello spettacolo dell'attore (e scrittore e giornalista) Giulio Cavalli per la prima volta nell'Isola per la rassegna “La Sardegna dei teatri”. Nel lavoro scritto con Gianni Barbacetto (musiche di Gaetano Liguori) percorre le tappe di questa mafia negata anche se è già dentro i municipi della Lombardia, partendo da un cadavere eccellente, l'avvocato Giorgio Ambrosoli, che indagava sul banchiere Michele Sindona. Alla Vetreria di Pirri Cavalli torna all'11 luglio 1979, a Roberto Calvi trovato appeso in un ponte londinese («È stato suicidato») e guadagna poi le tappe del radicamento di Cosa nostra e 'Ndrangheta nel Milanese.
Il pubblico ministero antimafia Vincenzo Macrì lo aveva già detto nel 2008: «Milano è oggi la vera capitale della 'Ndrangheta». Ci sono date, facce e intercettazioni telefoniche, mentre l'attore racconta tagliente e ferreo: «Milano non se n'è neanche accorta». E i contributi video, in cui il sindaco del capoluogo lombardo Letizia Moratti ripudia la versione della città descritta da un servizio del programma tv di Michele Santoro. Eppure dalle intercettazioni emerge che «in Lombardia per fare l'eroe devi morire sparato». Intanto, l'Expo 2015 all'ombra della Madonnina si avvicina. La criminalità organizzata si è ripulita, mentre il silenzio è complice e la politica è fatta ormai di comunicati stampa. «Una favola che non fa ridere nessuno», commenta nella sua drammaturgia Cavalli. Poi guarda il suo pubblico: «Da questo momento siete collusi con la dignità». E, dopo lo spettacolo, regala un ricordo del magistrato Bruno Caccia, ucciso dalla 'Ndrangheta nel 1983. A Torino. Per non dimenticare un'altra vittima in un «Nord che ha scelto la cuccia e la catena». (m. v.)

14/11/2010