Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Bici fuorilegge per il codice, che le prende in affitto rischia

Fonte: La Nuova Sardegna
15 novembre 2010

Bike sharing. Mancano campanello e fanalini




ANTONELLO DEIDDA

CAGLIARI. Bike sharing, aundi bolisi andai? Traduzione dal cagliaritano: le bici in affitto per girare la città sono a rischio flop ed è dietro l’angolo il fallimento della iniziativa del Comune, strombazzata non più tardi di 15 giorni fa. Perche non c’è traccia di piste ciclabili dove andare su due ruote ma ora ci si mette pure il codice della strada che impone una serie di accessori da montare sulle biciclette che girano per la città. Servono campanello e catarifrangenti gialli per essere precisi, due accessori si cui non c’è traccia nelle bici che fanno bella mostra nelle rastrelliere piazzate in 4 punti di Cagliari. Morale: non solo paghi per andare in bicicletta (un’euro l’ora) ma rischi di essere multato dai vigili urbani ai sensi dell’articolo 68 del codice della strada comma 1 e 6. 23 euro a infrazione, che sommati fanno una bella cifra per un giro per Cagliari.
L’idea del bike sharing è buona, non ci sono dubbi ma al Comune o fanno le cose troppo in fretta oppure non considerano una serie di variabili che rischiano di far saltare tutto e far fare brutte figura. Nei prossimi giorni sull’argomento presenterà una interrogazione il consigliere del Pd Ninni Depau. La questione pare sia venuta fuori dalla segnalazione di una gentile signorina che dopo aver fatto un abbonamento annuale (25 euro) per la bici in affitto da prendere e lasciare a disposizione di altre persone, si è accorta che mancava qualcosa. È partita una segnalazione ai vigili, che le hanno dato ragione: codice della strada alla mano avrebbero dovuto multarla ma per una volta si è deciso di soprassedere». Ma adesso? Quando venne presentato il progetto (importante e che avvicina Cagliari alla città europee) nessuno - nè tra gli amministratori e nemmeno al comando vigili - si è accorto di nulla. La polizia municipale è stata invitata a chiudere un occhio e a non fermare nessuno. Per ora e in attesa delle contromisure comunali. A proposito, che faranno in via Roma: denunceranno la ditta che ha fornito le bici? Sospenderanno il servizio? La speranza è che nonostante tutto il bike sharing viva. Anche se nasce l’ultima domanda: se mancano le piste ciclabili dove può andare un turista che vuole girare la città su due ruote?