Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Un Pino Daniele non al suo meglio

Fonte: La Nuova Sardegna
22 novembre 2010

Il concerto al Teatro Comunale


ANDREA MUSIO

CAGLIARI. Il sole di Napoli intiepidisce ma non scalda. Pino Daniele è stato performer un po’ pallido nella seconda serata dell’European Jazz Expò, accolto da un Comunale gremito in ogni ordine di posti con un lungo e caloroso applauso all’apertura dello show sulle note di «Napule è», probabilmente una delle migliori composizioni del cantautore partenopeo. Entusiasmo ricambiato solo in parte dal musicista in oltre novanta minuti di un concerto tra alti e bassi. Suonare in un festival dove nel cartellone compare la scritta jazz non è sufficiente per mascherare qualche errore e stonatura con un po’ di virtuosismo.
Per fortuna ad assisterlo ed accompagnarlo c’era una eccellente band di supporto a cominciare dalla pirotecnica sezione ritmica (con Omar Hakim alla batteria e Matthew Garrison al basso), i funambolici pianisti Rachel Z e Gianluca Podio e il sentimentale Mel Collins al sax. La canzone napoletana profumata di Mediterraneo ma con il cuore nel rock e nel blues americano osannato per anni da critica e fans e una carriera lunga oltre trent’anni, sembra però mostrare la corda. È venuto così fuori un live in bilico con pochi esaltanti attimi - «Je so pazzo», «Che male c’è», «Yes I Know My Way» fra tutti - e per il resto calma piatta se si esclude la partecipazione esuberante di qualche fan sfegatato che applaudiva a prescindere. Dopo l’album di inediti dello scorso anno, intitolato «Electric jam» (Sony-Bmg, 2009), il cantautore e chitarrista cinquantacinquenne gioca ora la carta del disco live con un brano inedito che dà anche il titolo al cd «Boogie Boogie man» eseguito dal vivo sabato sera come apertura dei bis. Un blues costruito durante un viaggio in volo e tra gli umori raccolti nelle strade di Chicago.
Ha invece esaltato e divertito il concerto di sabato notte al T Hotel, protagonista il pianista e crooner immaginifico Larry Franco, approdato all’Expò con il progetto «Import Export».