Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

«Zone franche da confermare»

Fonte: La Nuova Sardegna
7 gennaio 2011



Il senatore Sanna (Pd) respinge l’ipotesi di cancellarle


CAGLIARI. C’è la prima risposta al presidente di Anci Sardegna Tore Cherchi, che in una lettera-appello ha chiesto ai parlamentari sardi di opporsi alla possibilità che il governo, riordinando gli incentivi alle imprese, cancelli le zone franche urbane. Nell’isola il provvedimento riguarderebbe Iglesias, Quartu Sant’Elena e il quartiere di Sant’Elia: «Il ministro dello sviluppo economico Paolo Romani smentisce questa volontà da parte del governo - scrive il senatore democratico Francesco Sanna - ma il pericolo non è scampato. Per il ministro non vi è difatti bisogno di modificare alcunchè, perchè le zone franche urbane come strumento innovativo di sviluppo locale sono state già demolite mesi fa dalla manovra economica correttiva di metà anno». Da allora - scrive Sanna - è nel potere del governo, che per adesso si è dimenticato di esercitarlo, di istituire nel Mezzogiorno d’Italia zone a burocrazia zero, un sistema per togliere ai comuni le loro competenze e derogare alle norme urbanistiche. Ove queste future aree coincidessero con le zone franche urbane, com’è probabile, i sindaci potranno erogare contributi diretti alle imprese di nuova localizzazione, anche se la legge non prevede alcun criterio per farlo. Peccato - continua Sanna - che i contributi diretti siano una cosa molto diversa dall’esenzione automatica dalle imposte e tasse, vero punto di forza delle zfu. Con un’apparentemente innocua formuletta, le zone franche sono ricacciate nella palude di graduatorie e ricorsi. La burocrazia zero era quella che si attendevano gli imprenditori che avevano iniziato ad investire nelle zfu, non quella che dopo sette mesi attende ancora i decreti di palazzo Chigi». Sanna ricorda come un emendamento presentato per impedire lo snaturamento delle zone franche sia finito travolto dal voto di fiducia.