In Municipio l’elezione nel consiglio composto dai giovanissimi
I nuovi amministratori esprimeranno pareri su ambiente e viabilità
PIERLUIGI CARTA
CAGLIARI Anna Picciau, alunna della 2º A della Scuola Media Manno, ieri mattina nell’aula consiliare del municipio, è stata eletta con 11 voti come primo cittadino della città di Cagliari. È stata una gara sul filo di lana, ma gli scrutini parlano chiaro, 10 voti alla seconda, Giulia Cherchi della 3 G della Scuola Media Alfieri.
Ieri mattina al Comune, 40 ragazzi di 8 scuole medie di Cagliari, hanno inondato lo spazio democratico concesso dall’assessore alle Politiche Sociali Anselmo Piras; chiamati a scegliere il loro rappresentante, si sono espressi secondo le loro preferenze, eleggendo il sindaco del consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze per il 2011. Durante questa dimostrazione di educazione alla democrazia, i candidati hanno esposto i programmi, sono stati toccati temi come la valorizzazione del patrimonio artistico e monumentale, il sostegno alle fasce più deboli della popolazione come gli anziani, la beneficienza e gli scambi interculturali. Alcuni di loro, tra cui il candidato Edoardo Giudici, hanno proposto la realizzazione di un acquario, che funga da ulteriore attrattiva per i croceristi.
L’assessore Anselmo Piras, promotore del progetto assieme alla dirigente Ada Lai, afferma di essersi ispirato alla “Città dei Ragazzi” istituita durante il Governo Prodi, perché si tratta di un’occasione per implementare l’educazione civica e sociale fuori dai banchi di scuola, e di un accorgimento per stimolare i ragazzi a prendere consapevolezza delle problematiche, o potenzialità, della loro città, e renderli capaci di fare delle proposte. Ad un tentativo di intervista, l’assessore Giorgio Adamo ha risposto «sarebbe meglio intervistare i ragazzi» ed infatti è palese che i candidati, come gli elettori, non temono i microfoni. Tra gli applausi e le celebrazioni i maschietti subiscono una disfatta: per diventare sindaco, le ragazzine si erano già messe d’accordo sul fatto che avrebbe vinto una di loro. Un esempio che la dice lunga su quale futuro attenda i promotori del maschilismo in politica.
Le attività del consiglio regionale dei ragazzi e delle ragazze si inseriscono nell’ambito del Progetto Città dei Bambini, e non si esauriscono con l’esperimento elettorale, ma i ragazzi parteciperanno a degli incontri mensili per collaborare con i rappresentanti dell’amministrazione comunale su tematiche quali lo sport, la mobilità urbana, l’ambiente e la salute.