Il senatore Massidda: «Io non voglio contrappormi a nessuno»
I gruppi minori chiedono che l’avversario che dovrà affrontare il centrosinistra sia Massimo Fantola
ROBERTO PARACCHINI
CAGLIARI. «Io non voglio andare contro nessuno, ma ogni volta che vado al mercato o in qualunque altro posto, le persone mi fermano e mi chiedono di candidarmi», afferma Piergiorgio Massidda.
«Sia chiaro: io stimo moltissimo Massimo Fantola, ma dai cittadini mi chiedono in continuazione di candidarmi», spiega il senatore del Pdl Massidda. Nel centrodestra c’è molta fibrillazione. Il Pdl in particolare chiede che vengano fatte le primarie, anche perché solo in questo modo eviterebbe i problemi che avrebbe nel scegliere un candidato diverso da Fantola, il leader dei Riformatori sardi, appoggiato dall’Udc, dal Psd’az, dal Fli e da alcuni movimenti spontanei come il Polo civico. «Ma anche l’amico Fantola chiede le primarie, allora non capisco perchè non si tengano», continua Massidda che tiene anche a precisare che lui non domanda la candidatura, ma che «sono le persone che mi conoscono, forse impressionate positivamente dal fatto che durante le provinciali ho dimostrato indipedenza e voglia di ascoltare la gente..., forse per tutti questi motivi vedono in me un uomo in grado di vincere».
Nello stesso tempo i gruppi minori del centrodestra chiedono che vi sia un ricambio a Cagliari, non un candidato a sindaco del Pdl, ma degli altri gruppi. Ignazio Artizzu, del Fli, ha detto chiaro che non accetteranno «di schierarsi con un esponente berlusconiano». E anche per le primarie vi sono dei problemi. Massimiliano Tavolacci (consigliere comunale dell’Udc e presidente della commissione all’Urbanistica) precisa che «questa consultazione si sarebbero dovute tenere prima. Ora si rischierebbe di fare un qualcosa del tutto improvvisato. Per questo adesso non hanno più senso. Il candidato esiste ed è Fantola». Massidda, però, se da un lato afferma di non voler «contrapporsi a nessuno», dall’altro precisa che «le elezioni a sindaco bisogna vincerle e che è quindi importante che vi sia un competitore certamente stimato, ma anche seguito dal popolo e che con questo abbia un rapporto di vicinanza». Insomma «forse perché ho dimostrato di saper preparare in pochi giorni una serie di liste e di ottenere un risultato rispettabile e superiore a Riformatori e Udc messi assieme... Sarà forse per questo, ma mi si chiede in continuazione di presentarmi. A questo punto domando che sia fatto un sondaggio serio e condiviso da tutti, come punto di riferimento: per individuare la persona con maggiore possibilità di vincere. Oppure, e sarebbe la situazikone migliore, chiedo che vengano fatte le primarie».
La situazione, però, non è semplice, non per il centrodestra che si trova tra la forbice e il martello: il rapporto coi partiti minori, che chiedono tutti un loro candidato.