Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Ricostruire le case comunali e più parcheggi in via Quirra»

Fonte: L'Unione Sarda
28 febbraio 2011


L'INTERVISTA. L'ex assessore Gianni Chessa si ricandida


Gli ultimi vent'anni della sua vita, Gianni Chessa li ha dedicati alla politica e al suo quartiere, Is Mirrionis. Alle elezioni del 2006 incassò 1.164 preferenze (il più votato alle amministrative in Sardegna) e diventò assessore al Patrimonio fino al 2008, quando «a causa di invidie all'interno del mio partito», racconta, gli fu tolta la delega. Domani Chessa compirà cinquant'anni, ed è pronto per una nuova sfida: riproverà ad entrare in Consiglio comunale nelle liste dell'Udc.
L'edilizia popolare rappresenta ancora il problema principale di Is Mirrionis?
«Negli ultimi vent'anni il quartiere è cambiato e ha fatto passi da gigante, ma ci sono ancora tante persone che vivono sotto gli standard abitativi: famiglie intere che dormono in una stanza, con i tetti che si sbriciolano, come in tempo di guerra. Una città turistica non può permettersi di avere le favelas».
La soluzione?
«Demolire e ricostruire, con un aumento della cubatura. Non si può vivere in un'eterna emergenza: bisogna creare case sane, ecocompatibili, a risparmio energetico, e smetterla con gli interventi-tampone. Cagliari si sta spopolando, bisogna riportarla a 200mila abitanti. Il sindaco Floris ha impostato bene alcune cose ma non le ha portate a termine».
Quali altre emergenze ha il quartiere?
«I servizi: abbiamo un solo ufficio postale, in via Trincea dei Razzi. Le aree verdi, che dovrebbero essere ovunque, e l'impiantistica sportiva, che sarà una delle mie battaglie. Poi c'è il mercato».
Via Quirra?
«È un'occasione persa: ci lavorano duecento famiglie, potrebbe diventare un grande centro commerciale con tanti negozi. Ma come si fa senza parcheggi? Ce ne sono meno di settanta, andrebbero quadruplicati».
Il problema sicurezza, invece, sembra migliorato.
«Sì, ma c'è bisogno di più vigilanza: in alcune zone ci sono ancora dati preoccupanti. Una stazione di polizia potrebbe sorgere proprio vicino al mercato».
Le circoscrizioni sono ancora utili?
«Sono un barometro delle emergenze, ma così non servono. Dovrebbero avere almeno il potere di occuparsi di verde pubblico, fogne e decoro urbano».
Cosa chiederà al suo candidato sindaco, Massimo Fantola?
«Di non essere ostaggio dei consiglieri comunali. Un sindaco decisionista, con una giunta formata da politici e non da tecnici. Fantola è un ingegnere, e saprà gestire al meglio l'urbanistica della città».
Se le proponesse l'assessorato al Patrimonio?
«Prima, guarderei chi c'è dietro di me».
FRANCESCO FUGGETTA