AGENZIA DEL TERRITORIO. Notai e istituzioni contro l'improvviso trasloco degli uffici
Milia: una rottura senza precedenti con le autonomie locali
«Le operazioni immobiliari ed i relativi mutui potranno subire ritardi anche sensibili a causa dell'improvviso e non concertato trasferimento dei locali degli uffici del catasto e della conservatoria di Cagliari, iniziato giovedì mattina». Il presidente del Consiglio notarile di Cagliari, Lanusei e Oristano, Roberto Vacca, comunica in una nota ufficiale il disagio della categoria e degli utenti.
Ma è solo uno degli effetti del trasloco degli uffici voluto dal Direttore regionale dell'ente fiscale, Piero Ronchetti, dalla “cittadella finanziaria” di via Vesalio alla nuova sede di via Jenner. Una decisione presa senza dare comunicazione né agli utenti, né alle istituzioni e, soprattutto, senza aspettare la decisione del Tar, che sulla questione emetterà una sentenza che sarà pubblicata a giorni. Il trasloco rende inaccessibile il servizio per tutti i cittadini delle province di Cagliari, del Sulcis-Iglesiente e del Medio Campidano, che fino al 30 non potranno consultare agli atti conservati dall'Agenzia.
LE REAZIONI La decisione di Ronchetti fa andare su tutte le furie i rappresentanti delle istituzioni locali. «È un modo di comportarsi da topi d'appartamento», sbotta Graziano Milia, presidente della Provincia, «perché si tratta di un atto gravissimo che segna una rottura senza precedenti con le autonomie locali». Anche il sindaco Emilio Floris è sgomento: «Apprendo del trasloco dalla stampa», rivela il primo cittadino, «è un atto unilaterale. Chi prende queste decisioni deve assumersene la responsabilità». Ma il coro che si leva per «l'imposizione autoritaria» di Ronchetti è unanime. Secondo Andrea Pusceddu della Federcosumatori, «il trasloco è un atto di un centralismo assoluto, in spregio a tutte le autorità locali, compreso il Prefetto che aveva chiesto chiarimenti». Per Tore Garau della Cgil, Ronchetti avrebbe «violato la legge 626 che obbliga a dare informazioni su questo tipo di decisioni». Il notaio Vacca spiega: «Quando chiude un ufficio pubblico è necessario un decreto del Ministero e la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale». Ma in questo caso «è arrivata solo una comunicazione, tra l'altro a trasloco in corso».
CONSEGUENZE Le conseguenze della chiusura degli uffici sono tante. Il presidente dell'ordine professionale dei geometri, Maurilio Piredda, spiega: «Entro fine mese abbiamo l'obbligo per legge di effettuare gli accatastamenti e con questa sospensione dei servizi come facciamo?». Anche i notai subiranno conseguenze importanti: «Tremonti ci impone di allegare le planimetrie catastali a ogni atto», spiega Vacca, «per cui il ricorso al catasto è giornaliero». E poi rivela una situazione in cui si potrebbe incorrere: «Se un venditore vende due volte lo stesso immobile, e il secondo compratore registra l'atto in un'altra sede, per esempio a Nuoro, l'acquirente che ha comprato per primo rimane beffato, perché vale la data di registrazione. E delle conseguenze ne risponde il notaio».
MARIO GOTTARDI