Un confronto tra il leader dei Riformatori e i barbaricini che vivono in città
Sono migliaia i nuoresi-cagliaritani. Risiedono in città da tanti anni e nel capoluogo hanno messo su famiglia e si sono realizzati professionalmente. Ma il loro cuore è in Barbagia. Un desulese di 58 anni, Salvatore Liori, si è messo in testa di riunirli e in attesa di costituire un'associazione ha radunato un primo gruppo di amici con l'obiettivo di rafforzare ed evidenziare la presenza dei nuoresi in città.
Un'idea piaciuta al leder dei Riformatori, Massimo Fantola, che nei giorni scorsi li ha incontrati all'Hotel Caesar's. Il primo ad arrivare è stato Antonello Boi, 68 anni. Oggi è in pensione, ma in passato ha lavorato alla Asl 8 e poi in Regione. Originario di Seulo, si è trasferito nel capoluogo nel '68, ha sposato una cagliaritana e ha avuto due figli. «Ogni volta che posso torno a Seulo dove ho tanti affetti e quando rientro a Cagliari mi porto dietro formaggio, prosciutto e perfino l'acqua». Anche Alessio Mereu è un nuorese-cagliaritano. «Sono nato a Orroli», riferisce, «risiedo nel capoluogo dal '69 e sono consigliere comunale dei Riformatori da 10 anni. A Cagliari sto bene, ma ogni tanto sento l'esigenza di rientrare in paese». Un sentimento condiviso dall'avvocato Anna Maria Busia. «Sono originaria di Mamoiada e torno in paese per le feste, per il Carnevale e ogni volta che posso».
Il candidato sindaco del centrodestra Fantola ha sottolineato il contributo umano, culturale, professionale ed economico che i nuoresi hanno dato alla città. Parole d'affetto per la comunità nuorese anche dall'assessore regionale del Turismo Luigi Crisponi. Tra i presenti anche Gigi Sanna, leader della band degli Istentales. ( p. l. )