Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Licenza edilizia revocata per sbaglio,il Comune dovrà a pagare gli operai

Fonte: L'Unione Sarda
4 aprile 2011

La ditta Puddu vince il ricorso e ottiene il risarcimento

 Il Comune non poteva sospendere i lavori del cantiere della Antonio Puddu srl in via Caboni, e non poteva nemmeno annullare la concessione edilizia. Il Tar ha accolto giovedì il ricorso presentato da Rita Dedola, avvocato dell'impresa costruttrice, contro i due provvedimenti del municipio. Non solo: perché la sentenza dei giudici amministrativi obbliga il Comune a un risarcimento di oltre 55 mila euro.
Gli operai di Puddu vennero fermati ai primi di gennaio del 2008, dopo l'ordinanza di sequestro firmata dal pubblico ministero Andrea Massidda. Le indagini della Forestale avevano accertato che il cantiere era a meno di cento metri da una «fortificazione sotto tutela». Secondo i legali della Antonio Puddu Costruzioni, si trattava in realtà della recinzione di un deposito di nafta, dismesso nel 1959. Inoltre, la costruzione non sarebbe individuata con precisione dal piano paesaggistico regionale come meritevole di tutela. Un particolare previsto dallo stesso Ppr, dal codice Urbani e dalle direttive regionali in materia. Eppure il primo aprile del 2009 il Comune di Cagliari «aveva notificato alla società ricorrente una nuova determinazione», si legge nella sentenza, «con cui il dirigente del Servizio Edilizia Privata ha disposto l'annullamento della concessione edilizia n. 839/2007, sulla base di una motivazione in tutto simile a quella che già aveva accompagnato il provvedimento di sospensione dei lavori». Il Comune sbagliò nel revocare la licenza, visto che «il legislatore ha voluto limitare l'operatività dei vincoli paesaggistici a casi ben precisi e individuati», condizione che invece, nel caso di via Caboni, mancherebbe. La sentenza dedica gran spazio al risarcimento del danno, ed è questo uno degli aspetti più importanti e particolari della decisione del Tar: il Comune sostanzialmente dovrà pagare, almeno in parte, «gli stipendi corrisposti agli operai nel periodo di sospensione dei lavori» e una parte del costo delle attrezzature. ( m.r. )