CASTELLO. Nuove scritte adornano cornicioni e parapetti
Vedi la foto Piante di fico, capperi, rosmarino in bella mostra. Non è l'orto botanico ma sono i cespugli che crescono rigogliosi nei cornicioni del bastione Saint Remy. Gli stessi che con le loro radici scavano i blocchi di pietra del monumento, provocando il distacco di mattoni e fregi. Come quello che il 5 marzo è caduto e, per puro caso, non ha ferito gravemente una giovane donna.
SCALE VIETATE Da allora le transenne impediscono l'accesso al monumento. I cagliaritani sanno dell'esistenza dell'ascensore di viale Regina Elena ma i turisti? «Nessun cartello indica l'accesso alternativo», sottolinea Alessio Raggio, titolare di due attività commerciali nella terrazza Umberto I. Quando la si raggiunge, invece di essere colpiti solo dal panorama, quello che salta agli occhi è anche il degrado. Nella scalinata una pianta di fico prospera sospesa nel vuoto, «i cornicioni sono “adornati” da piante incolte: da quelli del bastione di Santa Caterina a quello del Belice, dove un cespuglio è cresciuto a tal punto da arrivare alla base della Porta dei Leoni», continua l'imprenditore. Dappertutto i vandali hanno riempito di scritte parapetti e muri calcarei. In alcuni tratti poi, i più temerari e forzuti, hanno divelto le lastre di marmo che fungono da panchine.
I COMMERCIANTI «Che segnale diamo come città turistica?», si chiede Raggio, «c'è il servoscala per i disabili che non è mai entrato in funzione. Sono passati dieci anni, è una vergogna». Gianrico Cappai, presidente della cooperativa Pegaso, titolare del bar della Passeggiata coperta, spiega i disagi: «Abbiamo avuto un forte calo di presenze soprattutto la sera». Infatti la Passeggiata è raggiungibile solo dall'entrata secondaria di viale Regina Elena. Anche in questo caso per i turisti non esistono segnalazioni.
IL COMUNE «Il bastione sarà riaperto ai primi di maggio», assicura l'assessore comunale ai Lavori pubblici, Raffaele Lorrai, «l'impresa che si è aggiudicata l'appalto, la Pavan, rimuoverà anche i cespugli». Non in tempo, quindi, per Sant'Efisio. Tempi più lunghi per la riapertura del bastione del Belice, chiuso da tre mesi: «Stiamo per bandire la gara d'appalto, i soldi sono già stanziati», conclude Lorrai.
Al di là degli interventi straordinari, quello che servirebbe al bastione «è la manutenzione ordinaria, che non è mai stata fatta», accusa Raggio, «e stiamo parlando del salotto di una città che si vorrebbe turistica».
MARIO GOTTARDI