Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Serrata? Dipende dal sole

Fonte: L'Unione Sarda
27 aprile 2011

PRIMO MAGGIO. Le previsioni dei commercianti dopo il deserto di pasquetta

Deidda: «Crisi nera, spesso è meglio tener chiuso»

Via Manno era affollata che neanche a Natale. Idem via Roma, il Largo e il Corso. Per i commercianti il primo maggio del 2010 fu senza dubbio un affare. Lo fu soprattutto per gli ambulanti. Cinesi, rumeni, senegalesi fecero il “fatturato” di un anno vendendo cappellini colorati, borse Vuitton e polo Fred Perry taroccate. Anche un anno fa i sindacati - solo alcuni - protestarono per le aperture nel giorno della festa del lavoro. Quest'anno accade lo stesso: è una costante.
NEGOZI APERTI I negozi apriranno o ci sarà la contestatissima serrata del 25 aprile? Se Confesercenti ha invitato i propri iscritti ad aprire, Confcommercio lascia piena libertà. «In un periodo di crisi come questo spesso tenere chiuso può essere più saggio che aprire, per non dilapidare le poche risorse che si hanno», teorizza Giancarlo Deidda, numero uno della Camera di commercio e di Confcommercio. È la ragione per cui, a suo avviso, c'è stata la serrata generale del lunedì di pasquetta. «Si sapeva che ci sarebbe stato maltempo, i negozianti non hanno voluto sprecare risorse».
PREVISIONI BUONE Il primo maggio, dicono le previsioni, ci sarà il sole, come l'anno scorso. Per Tore Plaisant, titolare dell'agenzia marittima che rappresenta la Royal caribbean, è l'elemento decisivo: «Cagliari è bella e piace, se c'è il sole tutto il resto non conta». Vero è che a leggere i dati di Federalberghi, il tasso di riempimento delle strutture sarà del 30% contro il 75 dell'anno scorso. E Rita Tidu, presidente di Domus Kalaritana, che raggruppa i principali b&b e affittacamere cittadini, conferma il dato: «Gli anni scorsi a marzo eravamo già pieni, quest'anno no».
«NOI, SEMPRE APERTI» Il negozio di Giorgio Marongiu, titolare di Sapori di Sardegna, tre punti vendita in centro, non chiude mai. Conosce i croceristi, sa che cosa comprano e che cosa vogliono. «I commercianti hanno qualche responsabilità», osserva, «ma le sembra normale che si debba lottare per otto anni per avere un tavolino e due sedie fuori dal negozio?». Per Marongiu c'è un altro problema: «Non è ammissibile che non ci venga comunicato il calendario delle crociere». Una lamentela diffusa. «Serve una regia che organizzi e comunichi tutto ciò che accade in città con un anno d'anticipo», suggerisce Fabrizio Frongia, presidente del Consorzio Camù - 200 biglietti staccati il giorno di pasquetta nei quattro centri culturali tenuti aperti (il primo maggio saranno tutti visitabili). Ma ci sono episodi davanti ai quali ogni pianificazione è inutile: «Lunedì ero in Cattedrale con un gruppo di turisti della Costa Magica», racconta Franca Cincotta: «A mezzogiorno ci hanno cacciati». Uno spot straordinario per la città.
Fabio Manca