Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Arriva Eric Bibb, il maestro della “musica del diavolo”

Fonte: L'Unione Sarda
17 giugno 2011

Appuntamento “acustico” lunedì 27 a Pirri per una serata di beneficenza

Il grande bluesman protagonista alla Vetreria
Non sono pochi a rimpiangere la “fine” del vero blues, quello acustico, nato nelle piantagioni del Mississippi da mitici personaggi come il satanico Robert Johnson, Charley Patton, Blind Lemon Jefferson. Le occasioni per ascoltarlo sono sempre più rare e proprio per questo sarà bene non perdere l'appuntamento in programma il 27 giugno alla Vetreria di Pirri, con il chitarrista-cantante Eric Bibb, tra i migliori bluesman acustici in circolazione.
Un evento che gli organizzatori Marco Cresci, super esperto della “musica del Diavolo”, Gianpaolo Sannia, responsabile del centro Daniele Arcimbeni, presidente della cooperativa Araxinoa, Luisa Massidda, dell'associazione onlus Patchd (che si occupa di aiutare i bambini bisognosi) a cui andrà il ricavato della serata, hanno voluto presentare al meglio, ieri nel centro di via Italia.
Transitato questo inverno a Sassari e due anni fa a Narcao Blues, Bibb regalerà un intenso set, anticipato dal trio del chitarrista Francesco Piu, spaziando tra i brani del suo repertorio e riletture di grandi classici disseminate un po' lungo tutta la produzione discografica.
Reinterpetazioni che non mancano nel recente “Troubadour Live”, edito dalla Telarc e distribuito in Italia da Egea, come nel lavoro dello scorso anno “Booker's Guitar” dedicato al grande Bukka White, chitarrista virtuoso (fu lui a suonare per primo con la chitarra dietro la schiena, imitato parecchi anni più tardi da Jimi Hendrix) e sguaiato cantore del Mississippi, diventato famoso negli anni Trenta prima di venire rinchiuso per omicidio nel penitenziario di Parchmam Farm, ripescato nel '63 da John Fahey, chitarrista pure lui, fondatore di un'etichetta di culto che vendeva album preziosi ai fan.
Figlio d'arte, il papà Leon, con cui all'alba del nuovo millennio registrò l'album “A family affair”, è stato un apprezzato folksinger, e suo zio, il pianista jazz John Lewis, il fondatore del Modern Jazz Quartet, Eric Bibb è cresciuto a pane e musica, servita a tavola anche da amici del padre come Pete Seeger, Odetta e Bob Dylan, che un giorno gli consigliò: “Suona semplice, lascia stare tutta quella roba da fighetti”.
Circondato da suoni moderni e commerciali, il blues è ancora dappertutto e non finisce di attrarre. Lo sanno bene personaggi come Stephen King, Scott Turow, Nick Hornby, Ken Follett, Bruce Willis, Kevin Kostner, Keanu Reeves, John McEnroe, Yannick Noah, che appena possono mollano tutto e con le loro band salgono sul palco, rapiti da una magia senza tempo.
Carlo Argiolas