Il Partito Democratico chiede la revisione del regolamento per le assunzioni
Chi è pregiudicato non può essere assunto nei cantieri comunali. La regola è stata introdotta nel 2007 e ha escluso anche una buona parte di disoccupati che sì, ha la fedina penale sporca, ma per reati di piccolo calibro - vedi il caso del ladro di conigli, raccontato da L'Unione Sarda - magari commessi vent'anni fa. Ecco perché in una interrogazione presentata dal gruppo consiliare del Partito Democratico, si chiede che il regolamento venga rivisto.
Un ordine del giorno del Consiglio Comunale del 27/2/2007 specifica che «i reati che possono considerarsi preclusivi all'assunzione presso i cantieri comunali di custodia di beni patrimoniali sono esclusivamente quelli connessi agli atti di vandalismo ed ai reati contro il patrimonio fatti salvi i casi di riabilitazione», allargato poi anche a chi «abbia riportato sentenze di condanna passate in giudicato fatta salva la riabilitazione per i reati previsti e puniti dagli artt. 424, 425 e 635, co 2° , n.3.C.P.».
La richiesta del Pd si basa su un punto: «tali deliberazioni hanno impedito, nei fatti, l'assunzione nei cantieri anche di cittadini condannati per furti commessi oltre 20 anni fa - per i quali è stata scontata la relativa pena - essendo l'istituto della riabilitazione di difficile utilizzazione soprattutto per reati lontani nel tempo. Tale norma appare assolutamente inadeguata, contraddice lo spirito della legge, impedisce il reinserimento sociale di cittadini che hanno pagato duramente per i loro reati e favorisce la crescita di nuove marginalità sociali».
Gli esponenti del gruppo di centro sinistra parlano anche della «necessità di rivedere le modalità di gestione dei cantieri di lavoro per evitare la riproduzione continua del fenomeno del precariato»
I cantieri comunali hanno dei posti riservati: il 20 per cento tra i lavoratori ex Mattatoio, ex supermercati comunali, ex Balia (gran parte già stabilizzati), oltre che tra il personale che ha svolto la propria attività lavorativa per l'espletamento delle pratiche di condono e il 10 per cento tra i lavoratori segnalati dai servizi sociali.
Quindi la richiesta di una nuova «modalità di gestione, che preveda l'eliminazione della norma che impedisce l'assunzione nei cantieri di chi, avendo commesso dei reati, abbia scontato la relativa pena e la rimodulazione della riserva che, fermo restando il 30% complessivo, ampli la quota da destinare alle politiche sociali e al reinserimento sociale secondo criteri trasparenti».
27/08/2008