Comune. Manca una settimana alla ripresa dei lavori: in fibrillazione il centrodestra
Dal caso Sant'Elia al rimpasto: ecco tutti i nodi da risolvere
Sullo stadio, maggioranza non compatta. E in Giunta non mancano i mal di pancia.
Un'estate calda. E un autunno che rischia di essere ancora più caldo nell'aula del Consiglio comunale. Il countdown è ormai iniziato, la settimana prossima, l'assemblea riprenderà i lavori. E da subito il sindaco Emilio Floris dovrà affrontare una serie di nodi di difficile soluzioni. Nodi istituzionali, legati alla sua giunta. Ma anche nodi politici su questioni che corrono il rischio di mettere in imbarazzo la maggioranza.
LO STADIO A cominciare dalla questione stadio: dopo il diktat del presidente della Cagliari calcio Massimo Cellino e l'incontro dello stesso dirigente con il sindaco, il cammino verso l'attribuzione del diritto di superficie alla società di viale La Playa ha avuto una grande accelerazione. Il nuovo Sant'Elia dovrebbe nascere in tempi, più o meno, brevi. Ma, appunto, il condizionale è d'obbligo dal momento che alcuni settori della stessa maggioranza la vedono in maniera diametralmente opposta: il consigliere dei Riformatori Lino Bistrussu, per esempio, proprio alla vigilia della vacanze estive, ha sottolineato il suo dissenso astenendosi alla votazione sull'ordine del giorno, approvato, invece, dal resto della maggioranza. Una posizione, tra l'altro, condivisa, più o meno, velatamente anche da altri rappresentanti del centrodestra. Lo stesso assessore allo Sport Nanni Floris non ha certamente cambiato opinione rispetto al passato: per lui continua a essere valida quella delibera che indicava la ristrutturazione del vecchio stadio. Alla ripresa dei lavori ci sarà da lavorare per trovare un'intesa.
LA REGIONE Ma l'autunno potrebbe essere caldo, per Emilio Floris, anche su un altro versante. Entro breve tempo, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi dovrebbe indicare il candidato del centrodestra per la presidenza della Regione. Il sindaco del capoluogo è tra gli aspiranti a quel posto ma, dai boatos che giungono da via Roma, la sua candidatura appare meno salda del passato. Certo, se il nome indicato dal premier fosse il suo, per Floris i problemi sarebbero risolti: il Consiglio verrebbe sciolto e si arriverebbe a nuove elezioni.
LA GIUNTA Ma, appunto, se si da retta ai boatos , il sindaco dovrebbe affrontare i problemi che esistono all'interno della Giunta. La quale, a dire il vero, era stata considerata balneare al momento del suo insediamento. Invece, pur tra altri e bassi, è rimasta quasi invariata: il passaggio del testimone all'assessorato alle Politiche sociali tra Angelo Vargiu e Anselmo Piras è stato suggerito solo dall'esigenza di evitare una pronuncia della magistratura sul ricorso presentato da Stefano Schirru, risultato, erroneamente, primo dei non eletti. E il siluramento dell'assessore al Patrimonio Gianni Chessa a vantaggio di Luciano Collu (con il conseguente passaggio di Paolo Carta alle Attività produttive) è stato solo il frutto di una guerra tutta interna all'Udc.
IL RIMPASTO Adesso, però, rimangono da risolvere una serie di nodi: non è un segreto per nessuno che tra l'assessore all'Urbanistica Gianni Campus e quello ai Lavori pubblici Raffaele Lorrai non corra buon sangue (lo scorso inverno c'è stata anche una pesantissima lettera ufficiale scritta da quest'ultimo). Un problema da risolvere, tenuto anche conto che entrambi sono assessori tecnici scelti direttamente da Floris. Non l'unico intoppo: l'attribuzione della delega al Turismo a Gianni Giagoni non è stato certo accolta di buon grado dall'assessore allo Sport Nanni Floris (storicamente Sport e Turismo hanno sempre viaggiato insieme). Per questa ragione, l'esponente Uds vorrebbe la delega ai Grandi eventi: desiderio sul quale il sindaco ancora non si è espresso. Per altro, Giagoni è finito nel mirino di Alleanza nazionale: alcune sue scelte hanno infastidito qualche rappresentante del partito di Gianfranco Fini. A sua volta, An non può sentirsi in una botte di ferro: se nessuno critica l'assessore alla Pubblica istruzione Edoardo Usai, il suo collega alla Cultura Giorgio Pellegrini è bersaglio di attacchi, più o meno, velati. Da altri partiti del centrodestra. E anche - ormai il muro contro muro è alla luce del sole - dal rappresentante di Forza Italia Maurizio Porcelli, presidente della commissione Cultura. Sarà davvero una bella matassa da sbrogliare per Emilio Floris.
MARCELLO COCCO
27/08/2008