Manifestazione dei Lavoratori socialmente utili sotto la sede della Direzione scolastica regionale
«A luglio e agosto non abbiamo ricevuto i soldi della cassa integrazione»
Hanno ricominciato a lavorare il 5 settembre, pur non avendo ancora ricevuto le mensilità di cassa integrazione relative a luglio e agosto. È ripresa ieri mattina la protesta dei lavoratori socialmente utili, addetti alla pulizia delle scuole di ogni ordine e grado: sostenuti dal sindacato Usb, con bandiere e striscioni hanno manifestato sotto la sede della Direzione scolastica regionale.
LE RICHIESTE Sono più di trecento i lavoratori, provenienti per la maggior parte da Cagliari e provincia, Sulcis e Ogliastra, che da due mesi reclamano la cassa integrazione: una situazione comune a 12mila loro colleghi in tutta Italia. Ma i problemi non finiscono qui: il nuovo piano di lavoro, che entrerà in vigore dal primo gennaio 2012, prevede infatti una riduzione delle ore di cassa integrazione - quattro alla settimana - ma anche l'aumento dei metri quadri di superficie da pulire. Un carico di lavoro maggiore, da svolgere in minor tempo.
I SINDACATI La responsabilità di questi disagi, per il responsabile Usb Lavoro Privato Federico Angius, è da addebitare all'intesa firmata lo scorso giugno da Cgil, Cisl e Uil: «Abbiamo chiesto il ritiro, o almeno la revisione di quest'accordo», ha raccontato Angius dopo esser stato ricevuto, insieme ad una delegazione di Lsu, dal dirigente dell'Ufficio scolastico regionale Francesco Feliziani. «Ci ha riferito che il direttore generale Enrico Tocco a metà ottobre incontrerà le ditte per organizzare il piano di lavoro. Noi continueremo a seguire con attenzione l'evolversi delle trattative».
I DISAGI Un altro tasto dolente per gli Lsu sono gli spostamenti da affrontare fra i diversi istituti, alcuni distanti anche 50 chilometri l'uno dall'altro. «E al rientro dalle vacanze estive abbiamo trovato le scuole sporche», si lamenta Paolo Pilia, di Jerzu. «In pratica ci hanno scaricato le pulizie complete: un lavoro doppio che non era di nostra competenza». Intanto - riferisce Angius - sono tanti i consiglieri regionali, di maggioranza e opposizione, che hanno manifestato la loro solidarietà ai lavoratori. I quali, però, non fermeranno la protesta: un nuovo sit in è già previsto per mercoledì prossimo, proprio sotto le finestre del Consiglio regionale.
Francesco Fuggetta