Il Cacip metterà a disposizione un'area per la lavorazione del rame
Incontro col prefetto: ipotizzato lo sgombero
Vedi la foto La situazione è preoccupante ed è per questo che il prefetto Giovanni Balsamo, ieri mattina, ha convocato in fretta e furia il comitato per l'ordine pubblico a palazzo Regio. Terreni invasi da topi e liquami fognari, bambini piccolissimi che vivono seminudi (o completamente nudi) tra le roulotte, alto inquinamento legato alla lavorazione del rame. Il campo nomadi è un problema, si sa benissimo da tempo ed è questo il motivo della riunione di ieri. Dove per alcuni momenti si è anche ipotizzato uno «sgombero» del campo. Ipotesi fatta da alcuni componenti del comitato e poi rientrata.
IL TAVOLO All'incontro hanno partecipato il sindaco Massimo Zedda ed il vice presidente della Provincia Angela Quaquero, l'assessore comunale alle Politiche sociali Susanna Orrù, il questore Luigi Savina, il comandante provinciale dei carabinieri Davide Angrisani quello della Guardia di Finanza Francesco Bucarelli.
Il comitato ha deciso che nel campo della 554 ci sarà una pulizia straordinaria, più degli interventi di disinfestazione e derattizzazione, oltre al ritiro periodico dei rifiuti.
CACIP A offrire un aiuto importante per risolvere il problema è stato il presidente del Cacip Emanuele Sanna: il consorzio industriale potrebbe mettere a disposizione un terreno e un capannone industriale dove i nomadi potrebbero lavorare il rame.
L'obiettivo è quello di evitare che il fumo dei roghi appiccati ogni notte per ricavare dai cavi elettrici il metallo, inquinino i terreni della 554 e soprattutto l'aria del quartiere di Mulinu Becciu. Ecco perché la priorità del prefetto è quella di «individuare immediate soluzioni intese ad arginare le problematiche esistenti per gli ospiti del campo - che allo scopo saranno appositamente coinvolti dai Servizi sociali e dei quali si chiederà la collaborazione - e per i residenti dei quartieri vicini», come è scritto in un comunicato diffuso dalla prefettura.
OCCUPAZIONI ABUSIVE Ma durante l'incontro si è parlato anche delle «situazioni di degrado che generano allarme». Due su tutte: l'occupazione abusiva delle case popolari e l'abusivismo degli ambulanti in alcune zone della città. Ecco perché il prefetto ha chiesto «il contenimento delle posizioni abusive nel commercio» e «dell'occupazione di alloggi di edilizia pubblica», che ultimamente, dopo un breve periodo di stop, sono riprese con una discreta frequenza.
Michele Ruffi