Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Tanti fondi, pochi concorsi e mille proroghe

Fonte: Sardegna Quotidiano
23 settembre 2011

Le polemiche

IL PASSATO Massimo Zedda e Depau dall’opposizione contestavano la condotta della maggioranza di centrodestra  

Più volte avevano criticato la maggioranza di centrodestra per il ricorso agli affidamenti diretti e provvisori dei centri comunali d'arte e cultura. Più volte dai banchi dell'opposizione avevano contestato la scelta di non ricorrere a veri e propri bandi per assegnare la gestione degli spazi pubblici in modo trasparente. Adesso Massimo Zedda e Ninni Depau sono sindaco e presidente del Consiglio comunale e possono mettere in pratica quello che chiedevano fino alla scorsa primavera. Exmà, Lazzaretto, Castello di San Michele, Ex Palazzo di Città, Galleria Umberto I (Passeggiata coperta) e Galleria dello Sperone (sotto la Porta dei Leoni): tutti in mano al Consorzio Camù (Sirai, Penty service, Il Ghetto e Itinerarte) e alla cooperativa Blu Pegaso. Affidamenti diretti, delibere per prorogare la gestione, in pochi casi i centri comunali sono stati affidati con gare d'appalto. «Troppi beni sono assegnati senza bando o altre forme di concorso, altri sono continuamente prorogati», diceva Ninni Depau nel 2009 quando a giugno il Comune aveva aperto i termini per la manifestazione di interesse per chi voleva gestire i centri d’arte. In quella circostanza erano stati concessi pochi giorni di tempo e l’opposizione aveva protestato perché si dava poca possibilità agli altri pretendenti di proporsi. «Perché i termini temporali sono così ristretti e perché dopo tanti affidamenti provvisori non si è proceduto direttamente ad un bando di gara?», chiedeva Massimo Zedda assieme a Depau, Radhouan Ben Amara e Francesco Ballero. Ma le procedure andarono per le lunghe e furono rinnovate le concessioni e i finanziamenti. «Rinnovabili se le procedure di gara non risultino concluse », specificavano le delibere del Comune.