San Michele denuncia il degrado: le case popolari sono allo sfascio
CAGLIARI.Il comitato spontaneo di San Michele scalda i motori di una protesta che minaccia di proseguire: il comitato, che rappresenta la popolazione di un quartiere in decennale degrado, venerdì pomeriggio ha organizzato un’assemblea pubblica in piazza Medaglia Miracolosa, alla quale è seguito “il tour del degrado” per mostrare i dettagli meno presentabili delle case popolari.
Con la federazione cittadina dei Verdi, che subito ha appoggiato questa battaglia, sotto gli ombrelloni e le bandiere del partito, in via La Somme, hanno denunciato la situazione insieme agli abitanti: «Lo stato di abbandono in cui versano tutti gli immobili comunali dati in locazione a famiglie costrette a vivere in case malsane e insicure» ha affermato il presidente provinciale, Roberto Copparoni.
Le lamentele si sollevano soprattutto per la situazione igienico-sanitaria degli edifici, nonché per la condizione di tangibile pericolo determinata dalla scrostatura degli intonaci e dei cornicioni, dal deterioramento delle condutture idriche e fognarie (sui quali transitano colonie di ratti) degli infissi rovinati, da balconi pericolanti, da collegamenti elettrici non a norma (fili scoperti e collegamenti e inadeguati), da infiltrazioni d’acqua e da immobili dalla staticità precaria.
È il caso di un’abitazione in via Podgora costruita su un pozzo artesiano. A questo riguardo, preoccupanti filature e crepe nei muri portanti testimoniano lo stato di avanzato degrado, come gli avvallamenti nelle pavimentazioni di alcune case. Come se non bastasse, l’area è ormai territorio di ratti, scarafaggi, blatte e insetti di varia natura, che destano preoccupazioni per la salute di bambini e di anziani; o comunque provocano ribrezzo.
«Questo è il lascito dei dieci anni di giunta Floris», ha sottolineato uno degli abitanti. Così il comitato di quartiere chiede al nuovo sindaco di intervenire con la massima urgenza per sanare la situazione: «Perché non devono esistere rioni e cittadini di serie B». (pl.ca.)