SANT'AVENDRACE. Dal ministero arrivano 300 mila euro
Inizia restauro della tomba a Tuvixeddu
Al centro di vicende giudiziarie e di un aspro dibattito politico, la necropoli di Tuvixeddu torna a far parlare di sé per gli interventi archeologici. Dalla prossima settimana partiranno i lavori per il restauro, il consolidamento e la pulizia delle superfici della tomba di Rubellio. Il sepolcro, inserito nella più vasta area cimiteriale che orlava la strada romana, ospitava al suo interno le ceneri del committente che dà il nome alla sepoltura e dei suoi familiari.
IL SOPRINTENDENTE «La restituzione del monumento alla città dovrebbe avvenire in tempi stretti - ha sottolineato Marco Minoja, soprintendente ai Beni archeologici di Cagliari e Oristano - è un tassello importante nel processo di valorizzazione e tutela che ha come lungimirante obiettivo la realizzazione del Parco archeologico». Per l'esecuzione delle opere saranno spesi 300 mila euro. Si tratta di fondi messi a disposizione dal Ministero attraverso Arcus, con l'intento di premiare i progetti più significativi. Il Comune, dal canto suo, ha consegnato alla Soprintendenza che dirigerà i lavori, l'area su cui insiste il colombario e che fu acquisita nel 2000.
IL RECUPERO Fino ad allora il monumento era stato profanato dall'incuria e dall'abbandono, divenendo alloggio temporaneo di senzatetto o caveau per la disco-dance. Cancellate le ferite e recuperato ciò che il ciclo del tempo ha compromesso, i visitatori potranno rinnovare la memoria di Gaio Rubellio e lasciarsi ammonire dalla sua inappellabile sentenza. La affidò alla pietra perché risuonasse in eterno: «Tu che leggi questa iscrizione, ricordati che sei mortale». ( m. a. )