Il progetto prevede un contributo comunale per l’affitto e per spese culturali e ricreative, però si è inceppato
PIERLUIGI CARTA
CAGLIARI. Nelle intenzioni voleva essere uno strumento di contrasto ai cosiddetti «bamboccioni»: a quei giovani che restano a casa sino ai 35 anni e oltre. Di fatto si è trasformato in un niente di fatto. Vediamo. Gli aiuti ai giovani cagliaritani del bando comunale “Vita Nova”, per l’assegnazione di contributi biennali per l’accesso alla locazione agevolata sono, infatti, tutt’ora bloccati. Il bando, emesso dal Comune nella passata consilitarura tramite l’assessorato alle Politiche giovanili, non ha avuto seguito.
Con l’appoggio dello Sportello Casa, il progetto è nato per consentire ai giovani dai 18 ai 35 anni di lasciare la famiglia d’origine e iniziare una vita autonoma. Ottanta tra ragazzi e ragazze sono stati inseriti nelle graduatorie, ma dopo cinque mesi i rimborsi non sono ancora stati erogati. Il bando, approvato nel luglio 2010, prevedeva che i ragazzi beneficiari trovassero un appartamento a Cagliari, stipulassero un regolare contratto d’affitto e vi trafissero la propria residenza. Chi dei beneficiari è riuscito in questa impresa avrebbe dovuto avere diritto ad un rimborso dell’affitto di massimo 350 euro al mese a seconda del canone di locazione risultante dal contratto. Oltre a ciò era previsto anche un rimborso spese, di massimo 88 euro al mese, per attività sportive e ricreative, come biglietti del cinema, acquisto di libri, abbonamento palestra, ecc. Stando al regolamento la corresponsione dei rimborsi dovrebbe avvenire a cadenze bimestrali. Da parte loro i beneficiari avrebbero dovuto provvedere alla rendicontazione delle spese effettuate, con allegate le pezze giustificative delle spese sostenute. Alla scadenza del secondo mese, quando gli affittuari devono anticipare già la terza quota mensile, i beneficiari hanno voltato la carta degli imprevisti: il rimborso non è arrivato, così come al terzo, quarto e quinto mese di affitto. A detta degli uffici, il rimborso doveva essere accreditato sui conti correnti degli intestatari entro una ventina di giorni dalla rendicontazione. La realtà ha però preso un’altra piega, e i primi ad aver stipulato i contratti di locazione (all’inizio di maggio 2011) si ritrovano tutt’ora a dover pagare senza l’aiuto sperato. I rimborsi non sono stati versati nonostante le prime tranche di rendicontazione siano state compilate regolarmente.