Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Positivo il giudizio sull'organizzazione

Fonte: L'Unione Sarda
9 settembre 2008

I pro.


Si sfregano le mani in Municipio: la macchina organizzativa ha funzionato perfettamente. Un esito tutt'altro che scontato visto che la città non aveva mai fatto i conti con un evento così grande. Cagliari ha retto senza problemi all'invasione dei fedeli provenienti da tutta la Sardegna. «Merito di tutti i dipendenti comunali», afferma soddisfatto l'assessore al Personale Giuseppe Farris. Un riconoscimento quasi dovuto visto il ruolo di Farris nell'esecutivo comunale.
Ma l'assessore va al di là delle affermazioni scontate. «L'ottanta per cento dei vigili urbani domenica era sulla strada. Anche quegli agenti che, normalmente, svolgono lavoro di scrivania». E si sono sottoposti a un lavoro massacrante: alcuni, molti di loro, hanno fatto un turno doppio. Uno sforzo immane che, però, ha ottenuto gli effetti sperati: nessun ingorgo, le auto provenienti da tutta l'Isola hanno trovato senza problemi i parcheggi individuati dal Comune. E, nonostante la “zona rossa” fosse particolarmente ampia, i percorsi alternativi hanno permesso agli automobilisti di spostarsi da una parte all'altra della città. Cagliari ha saputo presentare il suo volto migliore.
Promossi, Farris non ha dubbi, i vigili urbani. Ma promossi anche gli altri dipendenti comunali. «Nei giorni antecedenti alla visita del Papa», racconta l'assessore ai Servizi tecnologici Gianni Giagoni, «abbiamo rimosso mille cassonetti o ottocento cestini per i rifiuti. Raccoglitori che sono stati, poi, rimessi a posto immediatamente». Non soltanto: le zone che hanno raccolto migliaia di fedeli, in particolare il viale Diaz e il largo Carlo Felice, sembrano lastricate di bottiglie di plastica e rifiuti di ogni genere immediatamente dopo gli incontri con il Papa. «Appena finiti quei momenti, le squadre hanno provveduto a ripulire le strade».
Un lavoro improbo per le squadre che si sono occupate di far tornare alla normalità la città. «Ovviamente nessuno se ne è reso conto ma, per esempio, per delimitare le varie zone, sono stati piazzati otto chilometri di transenne. Anche queste nel giro di poche ore, sono sparite e il traffico a ripreso a scorrere normalmente». Tutto, dunque, è andato per il meglio. «Abbiamo dimostrato di poter gestire qualunque grande evento», conclude Giagoni. ( mar.co. )

09/09/2008