MARTEDÌ, 09 SETTEMBRE 2008
Pagina 5 - Sardegna
Ecocompatibilità: Tempio e Iglesias agli ultimi posti, Cagliari al primo nell’isola
Villacidro: ultima per l’immondizia. Acqua, consumi in calo
QUALITA’ DELLA VITA Lo studio pubblicato dal quotidiano Il Sole 24 ore
ALFREDO FRANCHINI
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CAGLIARI. Tempio, Iglesias e Olbia sono le città che l’Istat colloca agli ultimi posti della graduatoria dei capiluogo di provincia per quanto riguarda l’eco-compatibilità, il monitoraggio dell’aria, i rifiuti, il traffico, i rumori, il verde pubblico. Gli indicatori evidenziano un miglioramento rispetto all’anno precedente ma in materia ambientale - è la conclusione dell’indagine pubblicata dall’istituto nazionale di statistica - c’è ancora molto da fare.
Il primo capoluogo sardo nella classifica generale è Cagliari, al 23º posto; Nuoro segue due piazze dopo, Lanusei è al 37º posto, Sassari al 69º, Oristano 85º. Si segnalano in positivo l’aumento delle quantità di rifiuti raccolti in modo differenziato (+7,6%), nonchè l’aumento di trasporto pubblico (4,9) e la contrazione del consumo dell’acqua per uso domestico (-2,4%). Migliora la qualità dell’aria.
Il caso Villacidro. Trento, Bologna e Venezia si confermano ai primi tre posti della classifica dei comuni più rispettosi delle compatibilità ambientali. Belluno raggiunge Venezia con un salto di cinque posizioni. In Sardegna, il comune di Villacidro conquista molte posizioni (esattamente 47) grazie soprattutto all’approvazione della zonizzazione acustica e alla raccolta differenziata, passata dal 25% del 2006 al 58,2% del 2007; (era quasi nulla negli anni precedenti).
Le ultime sei posizioni della classifica riguardano tre città sarde: Tempio, seguita da Enna, Iglesias e Olbia (rispettivamente quartultima e terzultima) e, a chiudere, Siracusa e Massa. In discesa Carbonia che perde 14 posti in classifica perché si è attenuato il controllo degli inquinanti nell’aria, non ci sono interventi di bonifica con barriere antirumore e non c’è il piano per il verde urbano. A Carbonia, infine, manca anche il piano energetico anche se la stessa Istat fa notare che il comune non è obbligato all’approvazione di un simile piano.
Rifiuti. La raccolta di rifiuti urbani nel centoundici capiluogo di provincia è stata pari a 623,5 Kg per abitante, in lieve diminuzione. I comuni del centro Italia fanno registrare i quantitativi maggiori (670,4 Kg per ogni cittadino), un valore che risulta pari a 613,3 nei comuni del Nord e a 590,7 al Sud. Dopo Olbia, per la quantità di rifiuti raccolti si collocano Rimini, Massa, Pisa, Brescia. Le quantità minori, invece, sono state raccolte a Villacidro (375,8 Kg per abitante), Belluno, Lanusei (400,5). Il servizio di raccolta differenziata è ormai presente in tutti i comuni capoluogo di provincia.
Rifiuti pericolosi. La Sardegna è indietro per quanto riguarda la raccolta selettiva di pile esauste, accumulatori, farmaci. Sassari e Iglesias registrano una quantità di 0,8 Kg per abitante, Tortolì è ferma a 0,6 e Nuoro 0,5. Olbia, Sanluri e Tempio, quantità minima, 0,1 mentre Cagliari è addirittura a zero. La carta è il materiale più raccolto nel servizio differenziato; nell’isola il miglior risultato è di Sanluri (61,9%) e Villacidro (58,2); Cagliari raggiunge quota 12,3, Oristano il 5,1 e Iglesias 3,8.
Rumore. Alla fine del 2007 erano 63 i comuni che avevano approvato la zonizzazione acustica del territorio e fra questi Villacidro.
Aria. Più del 90% dei capiluogo è ineterssata dalla rilevazione di biossido di azoto, del Pm10, del monossido di carbonio. Il valore limite per la protezione della salute umana per il Pm10 è una concentrazione media giornaliera di 50 microgrammi da non superare più di 35 volte l’anno ma a Cagliari i giorni sono stati abbondamente superati perché l’Istat ne ha calcolato 139.
Trasporti. Olbia è in testa anche alla graduatoria per i tassi dimotorizzazione più elevati, seguono Viterbo, Latino, Frosinone. Agli ultimi posti per la presenza di motocicli Villacidro (37%) e Sanluri (£4,8).
Verde urbano. Cagliari è tra i comuni che presentano una percentuale più elevata di verde urbano sulla superficie comunale grazie soprattutto ai diversi parchi comunali (55,2%); al contrario Tempio e Olbia registrano la più bassa densità di verde a gestione pubblica (meno dello 0,05%). Da segnalare che Tempio ha però effettuato il censimento del verde urbano, dotandosi, quindi, dello strumento programmatorio essenziale per accertare periodicamente il proprio patrimonio. La progettazione e la realizzazione delle aree verdi, si sa, sono strettamente asociate alla pianificazione urbanistica delle città.
Acqua. Il consumo pro capite di acqua ad uso domestico è generalmente in diminuzione. Si ripresenta la contrazione dei consumi che si era verificata ogni anno nel periodo compreso tra il 2002 e il 2005 e questo è considerato un elemento positivo.