protesta
La visita del Pontefice in città è stata gradita da molti fedeli. Ma c'è anche chi non l'ha apprezzata. È il caso del circolo Uaar di Cagliari (Unione degli atei e degli agnostici razionalisti) che «esprime il proprio forte dissenso riguardo ai costi in termini economici e logistici della visita del Papa. Innanzi tutto - scrive in una nota il coordinatore Stefano Incani - poniamo l'accento sulle ingenti spese sostenute dalle amministrazioni pubbliche locali in questa occasione. Si tratta di un vero e proprio sperpero di fondi pubblici a favore di una organizzazione, la chiesa cattolica, cui lo Stato Italiano versa già in forme diverse parte delle tasse pagate anche da chi non ne condivide la filosofia né i dogmi e che auspica che il principio di laicità significhi anche che siano i soli credenti a finanziarne l'opera». La lettera continua con «la forte disapprovazione dell'ossequio che la politica rende alla chiesa e al suo capo». L'Uaar mette l'accento «sul disagio che l'evento ha apportato ai cittadini di Cagliari e dell'hinterland, costretti a giorni di strade bloccate, divieti di parcheggio e persino abbattimento di alberi a causa di “esigenze televisive”».
10/09/2008