GIOVEDÌ, 11 SETTEMBRE 2008
Pagina 39 - Inserto Estate
Cagliari, dal 14 al 20 il concorso Rai con i programmi di 44 Paesi
Concerto di Fresu con l’Orchestra sinfonica e anteprima di Sonetaula
SABRINA ZEDDA
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CAGLIARI. Dal futuro della televisione alle nuove frontiere del web, ma con un occhio ben ancorato al passato, quando in tv circolavano i primi reportage firmati da indimenticati giornalisti come Tito Stagno o Sergio Zavoli.
Per la sua sessantesima edizione il prestigioso Prix Italia, il concorso Rai che premia registi, produzioni e tutto quanto faccia comunicazione attraverso televisione, radio e web, ha scelto Cagliari: dal 14 al 20 settembre sarà soprattutto il nuovissimo terminal crociere del Molo Ichnusa a ospitare un calendario fitto d’appuntamenti, che per l’ennesima volta nel giro di pochi giorni vedrà di nuovo i riflettori puntati sulla Sardegna.
Per l’occasione, l’occhio attento di più di 16 giurie formate da esperti arrivati da ogni dove esaminerà con cura 267 produzioni provenienti da 85 emittenti rappresentative di 44 paesi sparsi per tutto il mondo. Per la prima volta porteranno i loro programmi paesi come la Cina e l’India. La Sardegna in tutto questo non contribuirà solo con i suoi suggestivi paesaggi o soltanto in termini economici (la Regione per l’evento spenderà 420 mila euro): il Prix Italia sarà anche l’occasione per rispolverare vecchie produzioni appartenenti alle teche Rai e fare il punto sulla tv che verrà, dato che proprio l’isola, dal 31 ottobre, sarà la prima in Italia e tra le prime in Europa ad abbandonare completaemnte il segnale analogico per passare al digitale terrestre. Ma saranno anche tre giorni densi di dibattiti, workshop, seminari, e spettacoli che coinvolgeranno oltre alla città capoluogo anche altri importanti centri isolani: da Tortolì ad Alghero, da Carloforte a Dorgali. E per la Rai sarà l’occasione per far conoscere in anteprima alcune delle sue produzioni che andranno a formare i palinsesti della prossima stagione, tra cui la versione, doppiata in italiano, del film di Salvatore Mereu «Sonetaula», più corta di quella vista al cinema.
«La Sardegna un laboratorio di comunicazione - ha detto durante la presentazione del Premio, il direttore di Rai Sardegna Romano Cannas- Il fatto che sia stata scelta per ospitare quest’evento ne è un segno»». E se, data la presenza di centinaia di professionisti dei diversi media, per una settimana si sentiranno parlare un po’ tutte le lingue, molto si sentirà anche parlare in sardo, ha assicurato Cannas. Si comincia sabato 13 con «Sardegna, un percorso nel temp», un documentario che proporrà il meglio delle produzioni Rai fatte in Sardegna dal’56 ad oggi, proponendo per esempio un vecchio reportage in cui Tito Stagno portava in giro per la Sardegna scrittori della stazzo di Carlo Bo o Giuseppe Ungaretti.
L’inaugurazione più formale ed elegante si terrà per la sera di martedì 16 nel Teatro Lirico con un concerto dell’Orchestra sinfonica nazionale della Rai, diretta dal maestro Wayne Marshall, in cui si esibirà anche il trombettista Paolo Fresu. Il film di Salvatore Mereu sarà presentato il giorno dopo nel Teatro civico di Castello, mentre la serata conclusiva, con relative premiazioni, si svolgerà nell’Anfiteatro romano. Per tutto il tempo della rassegna, inoltre, nelle vie del centro cittadino saranno esposti diversi scatti realizzati dalla fotografa Daniela Zedda. Nel molo Ichnusa oltre alle postazioni per le giurie ci sarà anche una stanza dedicata alla radio («abbiamo voluto attrezzare uno spazio da dedicare alla memoria», ha spiegato la segretaria del concorso Marcella Sansoni), e ci saranno gli spazi per i dibattiti e i tre workshop, tutti incentrati sui media: uno dedicato all’Asia, uno all’Africa uno a web 2.0 e broadcasting. «Questa manifestazione sarà l’occasione per mostrare quello che di buono si fa in Sardegna - ha detto il presidente della Regione, Renato Soru, presente ieri insieme all’assessore ai Trasporti Luisanna Depau- Ma servirà anche ai sardi per conoscere ciò che accade nel mondo». E a proposito di produzioni in Sardegna, Romano Cannas ha annuciato una novità: dal 29 settembre Radio Rai proporrà una programmazione quotidiana che per tre giorni alla settimana sarà in lingua sarda.