Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

GUERRA DELL’ACQUA Tsunami su Abbanoa, via il Cda

Fonte: Sardegna Quotidiano
4 novembre 2011

numeri

180 Il Piano industriale Abbanoa del 2007 prevedeva una capitalizzazione di 180 milioni di euro da versare a scaglioni, fino al 2012. 19 Finora nelle casse della società dell’acqua sono stati versati solo 19 milioni dei 180 previsti. Altri 14 sono in arrivo. Ne mancano all’appello ancora 150. 12 Nel 2010 Abbanoa ha chiuso con una perdita di esercizio di 12 milioni di euro. 343 È il numero dei soci di Abbanoa. 342 Comuni più la Regione. Il maggiore azionista è il Comune di Cagliari con il 17, 93 per cento di quote. Segue la Regione con oltre il 14 per cento e il Comune di Sassari con il 13 per cent

 

 

DIMISSIONI L’Assemblea dei soci e la Regione bocciano la capitalizzazione da 150 milioni. E i vertici lasciano  

 

La Regione e i sindaci della Sardegna affossano Abbanoa. Ieri nell’as - semblea dei soci convocata per approvare il bilancio straordinario e la capitalizzazione dell’ente che gestisce il sistema idrico regionale, il Consiglio d’amministrazione è rimasto stritolato dalle lotte di potere della politica sarda. Chiuso all’angolo fra i sindaci che sono entrati in sala sicuri di assistere al funerale dei vertici societari, e le acrobazie di mamma Regione, al Cda di Abbanoa non è rimasto altro che gettare la spugna. Dopo una mattinata di battaglia l’assemblea dei soci non ha votato i due punti all’ordine del giorno, vitali per la prosecuzione dell’attività societaria: capitalizzazione e bilancio straordinario dell’ente. Su proposta dell’assessore regionale ai Lavori pubblici, Angela Nonnis, i soci hanno approvato la sospensione dei lavori e la riconvocazione dell’as - semblea entro la prima decade di dicembre, con all’ordine del giorno una mozione di sfiducia contro il Cda.

COMMISSIONE UE Che i vertici di Abbanoa fossero arrivati al capolinea, ai piani alti di viale Diaz lo avevano capito da qualche giorno. Lunedì mattina una notifica consegnata agli uffici informava gli amministratori che la Regione aveva richiesto alla Commissione europea un parere sulla capitalizzazione di Abbanoa con i soldi regionali. Era apparso subito chiaro che la Giunta regionale anziché difendere il Consiglio d’amministrazione, lo stava abbandonando. «Potrebbero esserci dei limiti alla capitalizzazione imposti dalle norme europee », ha spiegato ieri Angela Nonnis. In pratica la Regione rimette nelle mani di Bruxelles il futuro di Abbanoa. Una presa di coscienza un po’ tardiva, visto che il Piano industriale “ponte ” approvato nel 2007 prevede una capitalizzazione societaria per un totale di 180 milioni e 235 mila euro, così suddivisa: 116, 235 milioni entro il 2010, 14 nel 2011 e 50 per il 2012. Finora nelle casse della società dell’acqua sono entrati appena 19 milioni di euro, frutto di una prima fase di capitalizzazione, ed è in corso una seconda per 14 milioni. Mancano all’appello 96,235 milioni, oltre ai 50 attesi per il 2012. Tutto questo per una Spa che ha chiuso il 2010 con una perdita di esercizio di 12 milioni di euro e che ha il fiato sul collo di una lunga lista di creditori, dove le imprese che hanno prestato servizi per Abbanoa, si alternano ai soci e agli istituti di credito. Per questi motivi il ricorso della Regione alla Unione europea è suonato come una condanna senza appello per il Cda. E ieri in apertura dei lavori, all’hotel Mediterraneo, il presidente di Abbanoa, Pietro Cadau, ha cercato di salvare almeno l’onore: «Senza la capitalizzazione questo Cda non sarà in grado di andare avanti ». Una dichiarazione che ha reso più forti le spinte verso il ribaltone.

I RETROSCENA L’intervento dell’assessore ha innescato la miccia di una guerra politica tenuta sotto traccia. «Chiedo le dimissioni del Cda perché è palese che del Piano industriale proposto non sia stato realizzato nulla», ha detto il sindaco di Sassari, Gianfranco Ganau, a nome dei soci. Le parole di Ganau hanno acceso lo scontro fra il presidente Cadau e i soci, e hanno fatto saltare fuori i retroscena di un’assemblea iniziata con la parola fine già scritta. Prima della riunione, l’assessore ai Lavori pubblici ha incontrato in un summit ristretto i sindaci che detengono la maggioranza delle azioni Abbanoa: Cagliari, Sassari, Nuoro, Olbia, Quartu Sant’E l ena, Alghero e Carbonia. Insieme hanno stilato un documento che la Nonnis avrebbe dovuto leggere nel suo intervento. Il documento chiedeva le dimissioni del Cda e la restituzionedel controllo dell’acqua ai Comuni. Solo che queste richieste, davanti alla platea non sono mai state pronunciate. Dopo due ore di siparietti politici nelle salette riservate del Mediterraneo, la Nonnis e i sindaci sono arrivati a un accordo. È stata preparata una mozione per chiedere le dimissioni del Cda e la Nonnis alla ripresa dei lavori ha chiesto un rinvio dell’assemblea e una nuova convocazione per discutere la mozione. Non ce ne sarà bisogno. In serata il Cda si è riunito e ha fissato la prossima assemblea per i primi di dicembre. All’ordine del giorno non c’è la capitalizzazione di Abbanoa, ma la nomina di un nuovo Cda. Vincenzo Garofalo