WALTER PORCEDDA
Dedicato ai lettori. Quelli reali e gli altri invisibili. Giusto per citare Italo Calvino, testimonial di rango per la seconda edizione di un percorso - festival no, termine abusato e non servirebbe a spiegare, dicono quelli dell’associazione culturale Malik, nata tra Gavoi, Cagliari e Oristano, il senso di una iniziativa policentrica dedicata alla lettura - dove invisibili sono quelli che non si manifestano. Che non affollano cioè le tante rassegne letterarie che da anni popolano anche la Sardegna o, più semplicemente, ne sono potenziali e futuri fruitori. Lettori ai quali non è giunta ancora la luce. Ma l’invito non è solo quello a far scorrere le pagine seguendo l’incatenarsi di parole, periodi o versi sui fogli bianchi di un volume. È molto di più. Fine e intrigante se si dà retta alle intenzioni di questo pool di operatori culturali che da oggi a metà gennaio hanno messo in piedi sessanta eventi tra Oristano, Norbello, Gavoi, Fonni e Cagliari.
Si tratta infatti di concentrarsi sulla lettura tout court. Non solo quella di un volume ma anche della realtà circondante. Del mondo. Decodificazione degli alfabeti delle mille scritture: dal cinema al paesaggio, dalla poesia all’arte fotografica. E, ovviamente, del suo intersecarsi e contaminarsi tra loro.
Per formare e far crescere il lettore del nuovo tempo. Attento ai tanti stimoli e segnali da conoscere e interpretare. Quelli che giungono dai canali tradizionali della lettura agli altri che navigano sospesi e veloci nel magma in continuo movimento della Rete. Un concetto a ben pensarci sotteso anche nell’opera di Calvino, scrittore multiforme, rampollo di una famiglia di scienziati (la madre di origine sarda, ambientalista ante litteram fu la direttrice dell’Orto Botanico di Cagliari) e quindi particolarmente sensibile all’osservazione di realtà e mondi stratificati e complessi.
Ecco perchè «I libri aiutano a leggere il mondo», la manifestazione di Malik (sottotitolata «L’avventura di un lettore di Calvino») nel suo viaggio sarà sostenuta e suggerita da compagni assai diversi tra loro ma ricchi di esperienze. Dal fotografo Dario Coletti al regista Mimmo Calopresti, dai giornalisti Gianluigi Ricuperati e Carlo Mazza Galanti, aallo scrittore Aldo Tanchis dalla traduttrice Giuliana Schiavi alla poetessa russa Alksandra Petrova fino a Marco Cassini fondatore e direttore della editrice Minimum Fax. E poi ancora animatori musicali come Stefania Battarino, e d’arte come Rossana Fancello, scenografi come Angela Alfano etc...
Cardine attorno al quale il progetto ruota è, manco a dirlo, quello delle biblioteche. Spazi preziosi del sapere che con questa iniziativa si aprono all’esterno cercando il link giusto con la comunità. Luoghi cioè che diventano momento di incontro, ma anche sede di workshops, seminari e dibattiti, proiezioni e mostre.
Il via oggi e domani, dalle ore 9 alla biblioteca comunale di Oristano con «L’avventura di un fotografo», cioè Dario Coletti che terrà un workshop di due giorni sulle tecniche di narrazione per immagini. Sempre oggi sarà mostrato anche il collage di immagini «L’autobiografia di uno spettatore», filmato a cura della Umanitaria. Domani spazio a Carlo Mazza Galanti, collaboratore di «Alias» e «Repubblica» che si soffermerà sull’ecologia della lettura. Alle 18,30 Aldo Tanchis inaugurerà la mostra di geografie visionarie (pittori e illustratori rileggono i viaggi immaginari e i luoghi dell’anima) e terrà una lezione di geografia fantastica. Si chiude alle 21 con un concerto ispirato alle «Città invisibili» di Calvino della Compagnia Hanife Ana teatro jazz.
Tappe successive a Fonni (9 e 10 dicembre) con Anna Lai, Alessandra Guigoni, Coletti e ancora Mazza Galanti. A Norbello il 14 e 15 gennaio con Salvatore Pinna, Daniele Atzeni, Sandro Teti e Mimmo Calopresti. Si chiude a Cagliari nello spazio della Mediateca del Mediterraneo con Giuliana Schiavi, Aldo Tanchis, Riccardo Fancinelli, Marco Cassini, Alessandro Grazioli, Riccardo Fancinelli, Gianluigi Ricuperati e Aleksandra Petrova.