IL TRAFFICO
L’INVASIONE Rallentamenti sull’Asse mediano e problemi anche agli ingressi della città. In centro impossibile muoversi in auto. Il capo dei vigili: «Tensione? No, corteo vissuto come un diritto»
Il traffico, com’era prevedibile, è andato in tilt fin dalle prime ore del mattino. D’altronde, una manifestazione con 60mila persone in piazza è difficile da gestire. Un super lavoro quindi per i vigili: per l'occasione, sono scesi in campo 140 uomini della Polizia Municipale, che già da giovedì notte hanno lavorato per tenere libera piazza Yenne, dove è stato allestito il palco. Dalla mattina, nel cuore della città sono arrivati circa 250 pullman provenienti da tutta la Sardegna. Per evitare di creare disagi alla circolazione, per quanto possibile, e alla manifestazione, gli agenti della municipale li hanno fatti arrivare dietro piazza Giovanni, in via dei Giudicati. Dove, già dalle 6 del mattino, era stato istituito il divieto di sosta con rimozione su entrambi i lati della strada. Solo 5 automobilisti non hanno rispettato i cartelli e le loro automobili sono state portate via con il carro attrezzi. UIna misura necessaria visti i numeri della giornata: ogni minuto, hanno calcolato gli agenti, arrivavano circa sei autobus, che una volta fatti scendere i passeggeri venivano indirizzati verso l'Asse Mediano per non congestionare la viabilità. Da lì, una cinquantina di mezzi si sono riversati in viale La Playa, 57 nei pacheggi dell'Autorità Portuale, e altri 100 in via San Paolo.
MOLTI DISAGI LUNGO L’ASSE I maggiori problemi si sono riscontrati nell'Asse Mediano, dove si è riversata la maggior parte delle auto che hanno scelto di percorrere l’arteria di scorrimento per non dover attraversare il centro. Ad aggravare la situazione sono stati poi gli automobilisti che fermavano i vigili per chiedere i percorsi alternativi o semplici informazioni. Stessa scena lungo la strada statale 131 sulla quale si sono messi in marcia verso Cagliari le centinaia di pullman e le auto, occupando di fatto la strada che divide in due la Sardegna e le vie di accesso alla città. Che ha vissuto una giornata di passione, appunto. Per diverse ore, le principali vie del capoluogo sono rimaste bloccate, come piazza Giovanni XXIII, via Dante, via Paoli, via XX Settembre e via Roma. Dal mattino e fino al primo pomeriggio: la testa del corteo è infatti partita poco dopo le 9.30 dal luogo del ritrovo, ma la coda è riuscita a muoversi soltanto dopo diverse ore, quando già i leader dei tre sindacati confederali stavano entrando in piazza Yenne. E pure Stampace ha vissuto ore difficili: il largo Carlo Felice e via Roma non sono riuscito infatti a contenere tutti i manifestanti, che si sono assiepati lungo le stradine della Marina. Un tappo che è “saltato” solamente nel primo pomeriggio, a manifestazione definitivamente conclusa e con i bus diretti verso i luoghi di provenienza. «Nonostante i disagi - ha tuttavia spiegato Mario Delogu, capo della polizia municipale cittadina - i cagliaritani hanno vissuto la manifestazione come l'esercizio di un diritto: non ci sono stati né incidenti, né atti di vandalismo».
Monica Magro