Verso l’accordo per la realizzazione dei 32 nuovi alloggi al posto della scuola tra via Flumentepido e via Serbariu La vecchia Giunta Floris, praticamente immobile sul fronte dell’edilizia sociale, da tempo aveva rallentato il progetto
Dopo anni, tornano le case popolari in città. Andrà avanti il progetto di trasformazione della scuola di via Flumentepido. Si va verso una mediazione (da raggiungere attraverso qualche modifica al progetto) con la parti politiche ostili all’iniziativa che, secondo molti, avrebbe aggravato ulteriormente di edilizia popolare unrione già caricocome Is Mirrionis. L’intervento fa parte della proposta operativa discussa nella commissione Lavori pubblici. Il progetto si chiama “Recupero del complesso scolastico di via Flumentepido-via Serbariu per la costruzione di 32 alloggi Erp” e prevede la trasformazione della vecchia scuola di via Flumentepido in 32 alloggi di edilizia popolare. I fondi, 4 milioni 896 mila e 43, 30 euro, sono a disposizione perché il progetto preliminare è stato approvato entro il 19 ottobre 2011 (data prevista per la scadenza). Restano ora da convincere gli scettici. Tuttavia difficilmente il Comunerinuncerà alle risorse (non trasferibili e da investire unicamente nella conversione in alloggi popolari della scuola di via Flumentepido), ma per scongiurare “l’effetto ghetto”, e giungere ad una mediazione, è possibile che il progetto venga modificato e, in qualche modo, “alleggerito”, magari con la realizzazione di qualche servizio per il quartiere. Sindaco, assessore ai Lavori pubblici e tecnici dell’amministrazione sono al lavoro per una soluzione definitiva.Aquel punto il progetto esecutivo passerà all’esame della Giunta e del consiglio comunale, prima di andare in appalto. Sempre nel 2012 sono previsti i “lavori di manutenzione straordinaria del complesso Erp di via Podgora, via Ardenne, viaLaSomme,via LaghiMasuri, via Carnia, via Bosco Cappuccio, piazza Verdune via Ortigara”: la procedura è aperta, i lavori (2 milioni e 679 mila e 120 euro) sono stati già aggiudicati ed è in corso l’acquisizione della documentazioneper la stipula del contratto. Ci sono poi i lavori effettuati solo coi fondi delComune:comei lavori annuali di manutenzione straordinaria degli alloggi Erp (600 mila euro, progettazione in corso, consegna dei lavori stimata nel febbraio 2012) e infine la sistemazione degli allacci idrici del complesso Erp di via Sanna-via Trexenta del rione Santa Teresa. Laconsegna dei lavori stimata per il gennaio 2012. Attualmente ci sono in corso le manutenzioni degli alloggi. I fondi non bastano per affrontare tutte le criticità. E cioè: la sistemazione dei tetti (numerose le infiltrazioni), delle facciate degli edifici (crolli di calcinacci e distacchi di intonaco), degli impianti idraulici, delle fogne e poi l’adeguamento degli impianti elettrici. Resta irrisolto anche il problema del controllo e della sistemazione dei solai (piazza Medaglia Miracolosa e borgo vecchio Sant’Elia) e la sistemazione degli spazi esterni degli edifici. Nella proposta operativa discussa nella commissione Lavori pubblici si parla dell’esigenza di incrementare i fondi, sia per le manutenzioni urgenti che per quelle programmate. I 750 mila euro incassati dall’assessorato risultano «del tutto insufficienti a garantire la manutenzione programmata di un patrimonio comunale molto consistente, che consta di circa 3 mila alloggi». Servirà poi un gruppo di lavoro interassessoriale che riunisca funzioni e persona- le degli assessorati ai Lavori pubblici, Servizi tecnologici, Patrimonio e Servizi sociali, per affrontare i problemi inmodounitario. In arrivo anche una “carta dei servizi” che disciplini in modo chiaro i diritti e doveri diamministrazione e inquilini. Il gradimento degli utenti verrà espresso anche con apposita modulistica. Gli inquilini avranno anche la possibilità di controllare la qualità degli interventi di manutenzione. Si parla anche di unprogrammadi demolizioni e ricostruzioni, anche con fondi privati, «si rende necessario», si legge nel documento, «investire risorse sulla realizzazione di nuovi alloggi, piuttosto che sulla manutenzione, peraltro molto onerosa, di edifici ormai fatiscenti che non è più tollerabile siano destinati ad abitazione e che sono sicuramente inadeguati alle necessità dei cittadini»