Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

I ricciai invadono la città

Fonte: L'Unione Sarda
21 novembre 2011

Banchetti in strada affollati, ma in molti non rispettano le regole

Decine di venditori abusivi, pochi controlli

Ormai sono in tutta la città, e aumentano ogni giorno che passa. Anche nella giornata di ieri i banchetti abusivi che vendevano ricci erano decine, la maggior parte irregolari.
I BANCHETTI I ricciai erano in viale Monastir, via Is Mirrionis, viale Sant'Avendrace, di fronte a piazza San Michele e in vari punti del lungomare Poetto. Una vera e propria invasione. E i commercianti abusivi hanno riscosso grande successo, visto che centinaia di cagliaritani si sono rivolti a loro per acquistare i ricci o assaggiarli direttamente sul posto.
LA LEGGE Tradizione che però è totalmente fuori legge. Perché per ottenere il permesso per questo tipo di attività bisogna essere iscritti alla Camera di commercio, essere in regola con le tasse legate al commercio e vendere i ricci “controllati”. Questo come base, perché poi la situazione cambia a seconda che i ricci debbano essere venduti chiusi oppure aperti e puliti. Nella prima situazione è necessaria una richiesta di concessione per l'occupazione del suolo pubblico e il rispetto delle prescrizioni della Asl, mentre nell'altra ipotesi la pulizia deve avvenire in un luogo chiuso (e quindi non per strada come sta accadendo), e inoltre devono essere a disposizione anche acqua corrente e i servizi igienici.
GLI ERRORI Negli ultimi anni la politica non ha mai affrontato l'argomento in modo risolutivo. Da una parte c'è sempre stato il timore di prendersela con una categoria, quella dei ricciai, che di certo non naviga nell'oro. Dall'altra va anche detto che i controlli da parte delle forze dell'ordine sono carenti, visto che i banchetti abusivi sono visibili in strada e basterebbe poco per effettuare i controlli di rito e punire chi non rispetta le regole.
LE DUE AREE «Io avevo previsto due aree dove posizionare i ricciai in veri e propri gezebo», dice Paolo Carta, consigliere comunale dell'Udc ed ex assessore alle Attività produttive, «la prima era Su Siccu, la seconda a Marina Piccola. I chioschetti sarebbero stati dotati di acqua corrente, banchi sterilizzati e frigoriferi».
I RICCIAI «La precedente Giunta si è occupata poco di noi» dice Stefano Melis, presidente della cooperativa “Mare d'amare” «con questo nuovo esecutivo è iniziato un dialogo, c'è il progetto che prevede la realizzazione di un'area attrezzata in viale Colombo (l'assessore Barbara Argiolas sta facendo di tutto perché sia pronta entro fine mese). Molti pensano che i pescatori di ricci siano ricchi, ma non è così».
Piercarlo Cicero