COMUNE. IL VECCHIO SILOS SARÀ CEDUTO GRATIS ALL’ERSU
Sì al campusuniversitario e agli indirizzi del piano di utilizzo del litorale. L’aula ha licenziato ieridue provvedimenti fondamentali. È stato votato, da maggioranza e opposizione un ordine del giorno (primi firmatari Alessio Mereu, Riformatori e Davide Carta, Pd) che invita l’amministrazione a rivedere il vecchio accordo di programma su viale La Playa, destinando tutte le volumetrie alle residenze e servizi per la comunità universitaria. Il vecchio silos verrà ceduto dall’amministrazione all’Ersu a titolo gratuito. Soltanto in sede di accordo di programma, verranno definite le misure compensative «in caso di cessione di immobili e di rinuncia a posizioni di maggior vantaggio acquisite» nell’ambito del vecchio accordo ex Sem. Di «opera importante per la città» ha parlato il consigliere Pdl Stefano Schirru, mentre il capogruppo Pd Davide Carta ha rilevato che «la soluzione condivisa è un fatto politico favorevole». Secondo il nuovo progetto il campus in tre blocchi: il primo lotto sarà identico (ma solo per quanto riguarda i dati tecnici) al vecchio progetto di Edilia: 356 posti letto, volumetria per 30 mila 902 metri cubi, superficie di 9 mila 868,06 metri quadri, con parcheggi in autorimessa per 7 mila 240,34 metri quadri. Il secondo (tra i 30e i 35mila mc) destinato ad alloggi e servizi: resta da stabilire quanti posti letto nel secondo edificio, complessivamente però il campus supererà le 500 unità. Infine, il terzo blocco, (tra i 30mila e i 35 metri cubi circa) sarà destinato alle strutture di servizio, che andranno non solo degli studenti del campus, ma a tutta la comunità studentesca. Sì anche alle linee guida del piano di utilizzo del litorale («un primo passaggio»). Il piano prevede il potenziamento dei cordoni dunali e la limitazione degli accessi. L’assessore all’Urbanistica Paolo Frau in aula ha parlato per il 2012 di «anno di transizione», in attesa di definitiva approvazione del pul, e pertanto in spiaggia ci saranno «manufatti legati alla balneazione legati temporalmente alla stagione turistica che finisce (lo dicono le norme regionali) il 31 ottobre, strutture che dovranno essere precarie e amovibili. I gestori lo sanno benissimo: noi balle non ne abbiamo raccontato ». (en.ne.)