Negozi aperti anche nel centro storico: ieri prime prove di shopping natalizio
In viale Trento il monopolio degli ambulanti senegalesi
Sono i primi ad arrivare. «Anche alle 4 del mattino», raccontano tra le bancarelle. E così prendono sempre i posti migliori, quelli di passaggio, e monopolizzano il mercatino con false Hogan, imitazioni di giubbotti Moncler e Prada arrivati dalla Germania, Nike spedite dalla Grecia. Il piazzale di fronte alla Giunta regionale, in viale Trento, ormai è cosa loro: gli ambulanti senegalesi sono diventati i veri padroni del mercatino. Loro, gli abusivi senza licenze e iscrizioni alla Camera di commercio, dominano al momento dell'assegnazione dei posti (che costano circa dieci euro a settimana, dipende dallo spazio occupato) e comandano pure il business domenicale grazie alle false griffe. Molto più appetibili della media del mercatino, fatta di vecchie cassette Vhs, Dvd da collezione e intere annate di Dylan Dog. I controlli? Quasi inesistenti: «Guardia di Finanza e Vigili urbani verificano solo il pagamento dell'occupazione del suolo pubblico», dicono gli altri ambulanti, quelli che pagano regolarmente l'occupazione del suolo pubblico e hanno anche la licenza regolare.
IN MEZZO ALLE BANCARELLE Nonostante tutto però il mercatino di piazza Sorcinelli e dintorni resta uno degli appuntamenti domenicali più importanti della città. Un'esposizione lunga un chilometro, che inizia in via Sauro e finisce in viale Sant'Avendrace. Ogni marciapiede si trasforma in un piccolo negozio. E così le inferriate di villa Binaghi, sede della soprintendenza ai Beni architettonici e paesaggistici, diventano una vetrina per giubbotti in pelle, maglioni e sciarpe. Gli affari però sono pochi: «Nell'ultimo anno, guadagnare qualcosa qui al mercatino è sempre più difficile», spiega Mauro Marras, ambulante di Villasor sveglio dalle 5 per vendere cartucce per stampanti, vecchi telefoni della Sip e videocassette degli anni Ottanta.
NEGOZI APERTI I cagliaritani però non rinunciano alla passeggiata tra le bancarelle - ieri mattina viale Trento era un fiume di teste - e allo shopping in vista delle feste natalizie. Perché ieri anche i negozi del centro, da via Garibaldi e via Manno al largo Carlo Felice, passando per via Petrarca, via Pergolesi e via San Benedetto, hanno scelto di aprire mattina e sera, approfittando della bella giornata e della partita casalinga del Cagliari, che solitamente attrae in città una bella fetta di provincia. Anche in questo caso, vicino alle vetrine dei commercianti dei consorzi “Insieme” e “Centro Storico” c'erano gli ambulanti senegalesi e le loro borse Luis Vuitton, ovviamente false. Nessun controllo, nessun pagamento per l'occupazione del suolo pubblico, nessuna licenza, nessuna iscrizione alla Camera di commercio. Sono loro quelli che «drogano il mercato perché di fatto sono agevolati rispetto a chi si sforza di essere in regola», per usare le parole scelte qualche settimana fa dall'assessore alle Attività produttive Barbara Argiolas, in occasione della presentazione del bando per i ricciai.
VERSO IL NATALE Ma tant'è. Anche domenica prossima i negozi del centro alzeranno le saracinesche. «Andremo avanti fino a Natale», annuncia Roberto Bolognese, presidente provinciale di Confesercenti. «Per ora gli affari non sono stati tantissimi, ma siamo fiduciosi per le prossime settimane, quelle che ci porteranno alle feste di fine anno e allo shopping natalizio».
Michele Ruffi